Franco Ordine
Fare presto e fare bene. Sembra facile. Il calcio italiano si prepara allestate più torrida della sua storia. Abolite le cronache di calcio-mercato, in un cantuccio i raduni e le prime sfide dei preliminari di Champions league, bisogna accendere i riflettori sui processi sportivi, persino il mondiale rischia di essere parzialmente oscurato. A tappe forzate è dobbligo marciare verso due scadenze incancellabili: il varo del calendario, fine luglio, primi di agosto, 27 agosto data canonica dellinizio del prossimo campionato. Il conto alla rovescia comincia appena vengono depositati, presso lufficio indagine della Federcalcio, i faldoni dellinchiesta della procura di Napoli. Ipotesi probabile: tra due-tre settimane. «Come faranno a interrogare tutti i tesserati coinvolti?» chiede un avvocato che si prepara agli straordinari.
Alla scontata obiezione, la Federcalcio può rispondere con una trovata che contribuì a risolvere lidentico problema nellOttanta, quando molti di noi consumarono lestate sui marciapiedi di via Filippetti, sede dellepoca della Lega professionisti per seguire le vicende del primo calcio-scommesse. La Commissione disciplinare, primo grado di giustizia sportiva, in questi casi, può infatti deliberare che le pagine della Procura di Napoli passate ai diretti interessati valgano come già lette. E quindi linterrogatorio può essere eseguito durante il dibattimento in aula, durante il processo. Partenza entro il 15 giugno, chiusura presso la Caf a fine luglio: ecco le colonne dErcole. Oltre non si può sconfinare.
Veniamo alle sanzioni. Limpianto accusatorio nei confronti della Juve non ha punti deboli. Cè tutto. La conclusione più plausibile è la seguente: revoca dello scudetto 2004-05, e retrocessione allultimo posto dellattuale classifica per realizzare la caduta in B, con laggiunta di una probabile penalizzazione. A ben vedere è lo stesso schema applicato nel 1927 allalba del primo scandalo calcistico, concluso con la revoca dello scudetto conquistato allepoca dal Torino e la squalifica a vita di Allemandi (amnistiata nel 28 dopo il successo alle Olimpiadi). La retrocessione in B della Juve eviterebbe di fatto anche la sua partecipazione alla Champions league, cosa gradita particolarmente allUefa che segue a fari spenti la vicenda. I suoi tesserati (ormai ex) non possono sperare in qualche sconto di fine stagione: massimo della pena, 5 anni, per Giraudo e Moggi. Agli arbitri può essere applicata, in via straordinaria, la sanzione della radiazione, di fatto abolita proprio nell80.
La Fiorentina, dopo la Juve, è la più compromessa. Le intercettazioni con al centro Andrea e Diego Della Valle, presidente e presidente onorario, comportano la responsabilità diretta del club viola. La strategia difensiva è quella annunciata dallintervento televisivo di Diego Della Valle a Matrix («ci siamo piegati per difenderci») ma non può reggere il conforto di una assoluzione. Prevedibile la penalizzazione e la perdita secca della zona Champions, al suo posto la Roma di Sensi. Sulla Lazio bisogna definire meglio i contorni della responsabilità di Lotito, il presidente. Se si tratta solo di omessa denuncia dopo la respinta del patto scellerato proposto da Della Valle, rischia poco. Altrimenti...
Veniamo al Milan.
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