da Milano
Nessuna sorpresa: tutti i tre candidati in corsa per la privatizzazione di Alitalia hanno presentato al Tesoro unofferta preliminare non vincolante. La scadenza era fissata alle 17 di ieri; sono giunte le buste di Aeroflot con Unicredit Banca Mobiliare, di Ap Holding (Air One), e del fondo americano Tpg in cordata con Matlin Patterson e Mediobanca. Le offerte preliminari riguardano lacquisizione di almeno il 39,9% del capitale di Alitalia (e comprendono lindicazione delleventuale interesse ad acquisire una quota più alta, fino allintera quota detenuta dal Tesoro e pari al 49,9%) e le obbligazioni convertibili detenute dal ministero stesso.
Le offerte preliminari saranno esaminate dal Tesoro in pochi giorni, con lausilio degli advisor; nella prima quindicina di maggio, presumibilmente, saranno comunicati i nomi di chi avrà superato questa fase e sarà ammesso a quella successiva: e cioè lingresso nella «data room» per lavvio, con un confronto diretto, della «due diligence», ovvero quellinsieme di attività che linvestitore deve compiere per giungere a una valutazione finale. Fase che durerà nove-dieci settimane, come aveva anticipato il ministro Tommaso Padoa-Schioppa. La gara per ora procede nei tempi previsti, e resta fermo lobiettivo di cedere la compagnia entro metà giugno.
Da più parti serpeggia comunque la convinzione che, valutate lo offerte preliminari, il Tesoro ammetterà lapertura delle cordate a nuovi soggetti, in base proprio ai piani formulati. Il bando contiene la flessibilità necessaria a questa eventualità, anche se finora limpegno è di non derogare alla procedura. Concetto, questultimo, ribadito anche ieri in unintervista dal presidente del Consiglio Romano Prodi. Alla domanda se il governo potrebbe ammettere alla gara nuovi soggetti, ha risposto: «Non hanno chiesto niente che io sappia. Noi non cambiamo in nessun caso le regole del gioco mentre la partita è in corso». Il tema è vivo, perché i nomi di Air France e, meno marcato, quello di Lufthansa sono stati sempre indicati come quelli di nuovi soggetti pronti a intervenire, oggi in una posizione dattesa puramente tattica.
«La proposta che abbiamo presentato oggi», ha commentato Air One, lunica che ieri ha emesso un comunicato, «prevede per Alitalia il risanamento e il rilancio sul mercato»: lobiettivo è «rendere Alitalia la quarta compagnia aerea europea». Ieri è stato precisato il ruolo con il quale Intesa Sanpaolo affianca Air One: è di «progettazione del finanziamento», e non di finanziatore tout court.
Ieri a Piazza Affari il titolo Alitalia ha chiuso in rialzo del 2,37 per cento.
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