Entro un mese il «12» costerà meno

da Milano

Le tariffe pagate agli operatori di telefonia mobile per le chiamate dei telefonini ai servizi di informazione (12, 892, ecc.) sono troppo alte e l’Autorità per le Comunicazioni ha deciso di intervenire. L’Autorità, presieduta da Corrado Calabrò, ha infatti deciso ieri l’avvio di un procedimento per adottare un provvedimento cautelare di riduzione delle tariffe. L’Authority ha rilevato che le tariffe attuali sono ingiustificatamente elevate, giungendo, in alcuni casi, ad incidere fino al 50% del prezzo al dettaglio dei servizi in questione. «Tali valori - spiega l’Authority in un comunicato - possono causare distorsioni della concorrenza, poiché gli operatori mobili sono a loro volta concorrenti dei fornitori dei servizi di informazione abbonati nel mercato al dettaglio. La riduzione delle tariffe di raccolta potrà consentire una diminuzione dei prezzi agli utenti per le chiamate da rete mobile ai servizi di informazione abbonati, garantendo la concorrenza e la tutela dei consumatori».

In altri termini, gli operatori agiscono nella doppia veste di fornitori di servizio telefonico e di servizio di informazioni, e quest’ultimo può venire utilizzato anche per la telefonia fissa. Secondo fonti vicine all’Authority, con l’adozione del provvedimento cautelare l’imposizione di un tetto alle tariffe per i servizi potrebbe essere decisa entro circa un mese o anche in tempi più stretti.

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