Miguel Antoñanzas è da pochi mesi diventato Presidente di E.ON Italia, affiancando la carica a quella di Presidente e Amministratore Delegato di E.ON España. Gli chiediamo quali sono le affinità e le differenze tra Italia e Spagna.
«Già in passato ho avuto qualche esperienza nel settore energetico italiano e pertanto mi fa piacere tornare in questo mercato in un momento di grandi sfide, che vanno dalle rinnovabili al nucleare. Credo che il settore presenti dei temi su molti fronti comuni tra i vari Paesi dEuropa. In generale alcuni grandi temi aperti dellenergia, quali la diversificazione delle fonti, lemission trading, lefficienza energetica e il taglio di anidride carbonica, non hanno confini e quindi è molto importante, poterle affrontare con unottica transnazionale, tenendo presente che solo guardando globalmente si potrà profilare un futuro di reale sviluppo sostenibile».
Ci vorrebbe, secondo lei, un po di Spagna nel nostro Paese?
«Ritengo che, pur essendo ogni Paese diverso da un altro, la cultura spagnola sia molto affine a quella italiana. Un elemento di comunanza sul business, ad esempio, è che lItalia e la Spagna, con rispettivamente 296 e 396 MW sono i due mercati più importanti allinterno del Gruppo per lo sviluppo delle rinnovabili, un aspetto sul quale sarà quindi possibile condividere esperienza. Trovo comunque che lItalia sia allavanguardia nel processo di liberalizzazione e apertura dei mercati e che gli incontri tra le culture sono occasioni di scambio prolifico che accrescono valore in entrambe le direzioni».
Quali sfide attendono E.ON Italia oggi?
«E.ON è presente in Italia dal 2000, prima nel business del gas e poi anche in quello dellenergia elettrica, ingresso che è coinciso con la liberalizzazione del mercato. La crescita di E.ON si è sviluppata poi con successo grazie allimportante acquisizione delle attività di generazione di Endesa Italia e al rafforzamento nelle vendite. Oggi E.ON, in Italia, è il quarto operatore energetico con una potenza installata pari a 5,9 GW e un mix energetico equilibrato che include fonti convenzionali e rinnovabili. Per i prossimi anni puntiamo ad aumentare lefficienza energetica del nostro parco impianti, al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica migliorando la performance industriale e ambientale. Per questo, stiamo portando avanti un piano di ammodernamento delle centrali esistenti che permetterà di convertire circa 800 MW di capacità pregressa alle più moderne tecnologie in Sardegna, Lombardia e Sicilia. Non solo.
Cioè?
«Per il 2011 è prevista la conclusione del piano di rinnovamento del nucleo idroelettrico di Terni, che accrescerà lefficienza dei vari gruppi, estendendo anche la loro longevità operativa. Puntiamo a sviluppare nel breve termine maggiore capacità da fonti rinnovabili, solare e eolico, e a essere sempre più vicini al cliente, con offerte personalizzate e innovative per imprese e famiglie».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.