Nautica

Epica 58’ e Seawalker 33’ 51 anni dopo "Conchita"

CANTIERI FIART MARE L’azienda di Baia, che si distingue anche nell’allestimenti di barche per disabili, ha presentato in anteprima a Genova le sue due novità

Epica 58’ e Seawalker 33’
51 anni dopo "Conchita"

Profilo inconfondibile, prua imponente e parabrezza aggressivo incastonato nel top in carboresina e cristalli lamellari. Si chiama «Epica 58’» ed è la nuova ammiraglia di Fiart Mare, anteprima assoluta a Genova. Fascino a prima vista. Come per la seconda novità dei cantieri di Baia: SeaWalker 33’, natante walk-around della Casa, destinato a un pubblico giovane.

SeaWalker 33’è stato annunciato con lo spot «ne vedrete di tutti i colori», perché verrà proposto in tutti i colori possibili. Fiart Mare fu fondata dall’ingegnere Ruggiero di Luggo (Cavaliere del lavoro) nel gennaio 1960 che costruì la prima barca in vetroresina d’Europa, una piccola lancia di appena 3,60 metri: la mitica «Conchita». Da allora sono trascorsi 51 anni di attività senza interruzioni, un record nel panorama della nautica nazionale. Lo stabilimento produttivo di Baia, nello splendido golfo di Pozzuoli, è distribuito su un’area complessiva di 50mila metri quadrati con nove corpi di fabbrica e una darsena di proprietà con scalo di alaggio.

Il cantiere offre barche custom con possibilità, per l’armatore, di personalizzare lo yacht scegliendo il layout preferito e optando per una cabina o un bagno addizionale. Ma Fiart Mare è nota anche per aver realizzato le prime barche per disabili attraverso pedane oleodinamiche e attrezzature specifiche per permettere ai portatori di handicap di muoversi autonomamente a bordo degli scafi. Oggi l’azienda è impegnata a consolidare le eccellenti posizioni sui mercati italiano ed europeo, grazie alla strategia di investimenti continui in professionalità, tecnologie e nuovi modelli.

I prodotti nascono dalla Divisione Progetti dell’azienda: un team di 9 persone che dispone di moderni software di modellazione 3D per lo sviluppo dello studio strutturale e dei materiali da impiegare. Per la laminazione della vetroresina, viene utilizzato il processo di infusione sottovuoto (per lo scafo, per la coperta e per la controstampata interna) per tutti gli scafi presenti nella gamma.

Questa innovazione di processo (di cui Fiart Mare e stata tra i pionieri), messa a punto a fronte di cospicui investimenti, comporta un apprezzabile miglioramento della produttività e della qualità dei manufatti che risultano più leggeri, ma anche più robusti.
AR

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