Due lady di ferro nella calza della Befana. A sfidarsi sullo schermo a colpi di tableau vivant e seni al vento, arti amputati e purificatrici nevicate, nel lungo weekend cinematografico dellEpifania spuntano due profili di donna assai diversi. La prima è una ricca e settantenne vedova inglese che negli anni Trenta sfidò le convenzioni ospitando nel suo teatro una rivista di ragazze nude; la seconda è una bella ragazza coreana accusata dinfanticidio che, dopo aver scontato ingiustamente la pena, esce di galera e si vendica del colpevole. Le signore in questione sono le star di Lady Henderson presenta, regia di Stephen Frears e Lady Vendetta di Park Chan Wook. Quello ispirato allideatrice del londinese Windimill - oggi un locale di lap-dance -, teatro che fece epoca in Inghilterra regalando momenti di gioia a una nazione in guerra, è un effervescente non-musical che narra la vera storia di Mrs. Laura Henderson (unirresistibile Judy Dench), vedova allegra ed eclettica che, invece di dedicarsi alle opere di carità o al collezionismo, preferiva il teatro (Quattro Fontane, Giulio Cesare, Holiday, Intrastevere, Eurcine, Ugc Ciné cité, Warner Parco de Medici e in versione originale al Nuovo Olimpia).
Gronda vendetta da ogni fotogramma, una rivincita sanguinolenta che suona come atto di redenzione di unanima impura, il plot di Lady Vendetta, ultimo film di una trilogia a tema firmata Park Chan Wook. La interpretano, in un tripudio di candide torte e ombretti rosso sangue, sadismo carcerario e preghiere mistiche, le star coreane Lee Geum-ja e Choi Min-sik (Mignon e Roma).
Una fata turchina versione ologramma, un cyberburattino con viti e ingranaggi, un sindaco che ama la tecnologia e odia i bambini e un padre scienziato di nome Geppetto. Leterna favola di Collodi cambia pelle e affronta il terzo millennio con qualche chip in più, e la morale di sempre: la difficile scelta tra il bene e il male. Pinocchio 3000 è diretto da Daniel Robichaud.
Dopo il successo della prima pellicola, torna il diabolico maniaco enigmista in Saw 2, sequel diretto da Darren Lynn Bousman nel quale lo psicopatico torturatore si «diverte» a seviziare otto sfortunate vittime, persone normali imprigionate e costrette a uccidersi. Il suo scopo? Punire con la morte chi non apprezza la vita (in 24 sale).
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