"Eravamo arrivati in tempo. Così ci è stato impedito di presentare i documenti"

La relazione dei vertici laziali del Pdl. La denuncia: "Il cancelliere e il magistrato si sono rifiutati di prendere le firme nonostante l'oobligo di legge"

1. Nella giornata di sabato 27 febbraio 2010, intorno alle 11.25 i nostri delegati di lista, (sig. Giorgio Polesi e sig. Alfredo Milioni) così come certificato dalla registrazione del sig. Giorgio Polesi, entravano nel Tribunale di Piazzale Clodio per consegnare agli uffici preposti, la documentazione e la connessa lista provinciale di Roma del Pdl, per le elezioni regionali del Lazio.
2. Giunti in prossimità degli uffici competenti, le forze dell’ordine comunicavano ai sovrammenzionati delegati, la possibilità di stare all’interno dell’area adibita alla consegna delle liste nel numero di uno per volta onde evitare assembramenti.
3. Intorno alle 12.20 un componente della commissione uscito dagli uffici ha chiesto quante liste erano ancora in fila per essere consegnate. A questa domanda il nostro delegato ha risposto alzando la mano insieme ad altri tre delegati.
4. Intorno alle 12.35 Milioni si è avvicinato a Polesi per dargli il cambio all’interno dell’area nella quale stazionavano i delegati delle liste e a quel punto alcuni di questi urlando ed invocando non meglio precisati brogli, creavano un forte clima di tensione e confusione.
5. A seguito del parapiglia i nostri due rappresentanti, Polesi e Milioni, venivano a trovarsi, per pochi minuti, al di fuori dell’area che solo dopo, verrà circoscritta e indicata come di attesa liste. Il tutto comportando uno spostamento di 5 massimo 10 metri e per pochi minuti in ambiente circostante.
6. Questo caos determinava l’intervento del presidente della Commissione elettorale, il quale dava indicazione alle forze dell’ordine di bloccare l’accesso a chiunque. Nel contempo alcune persone, rappresentanti di liste contrapposte politicamente al Pdl, si sdraiavano per terra mettendo in atto una serie di comportamenti atti a determinare, per i nostri rappresentanti, l’impossibilità a ritornare all’interno dell’area ora delimitata dalle forze di polizia e, quindi, di ricongiungersi alla documentazione ivi lasciata all’interno di uno scatolone visibile a tutti.
7. Documentazione rimasta nel suo originale posizionamento sotto la visione delle forze dell’ordine che ivi stazionavano e che nella serata di sabato è stata recuperata, sigillata e consegnata al Comando dei Carabinieri del Tribunale di Piazzale Clodio.
8. I delegati della lista provinciale, Polesi e Milioni, sono storicamente le persone preposte alla consegna delle liste ex An e Forza Italia.
9. Gli uffici preposti all’accettazione delle liste risultano fortemente inadempienti sia nell’organizzazione del lavoro, sia per quanto attiene la logistica, rendendo così impossibile la definizione dell’arrivo delle liste con relativa tempistica ed il perimetro dell’area dove dalle 12 non si sarebbe più teoricamente potuti entrare.
Riassumendo:
1. I nostri delegati arrivano alle 11.30, ovvero in tempo utile.
2. I due delegati svolgono questo lavoro da sempre per ex Forza Italia ed ex An (Milioni è il presidente del XIX municipio).
3. In fila si poteva stare solo uno per volta.
4. Era impossibile tecnicamente cambiare nomi sulla lista perché avrebbe comportato la modifica di 248 fogli relativi alla raccolta delle firme.
5. L’area recepimento liste viene delimitata dopo le ore 12.

40 solo quando, sentiti i tafferugli, esce il presidente della Commissione elettorale, senza verificare chi era già in fila e senza preoccuparsi della presenza dello scatolone con la documentazione del Pdl presente nell’area recepimento liste.
6. Il cancelliere e il magistrato si sono rifiutati di prendere la documentazione nonostante l’obbligo di legge.

Vincenzo Piso
Alfredo Pallone
Gianni Sammarco

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