Gli ermellini e il gentil sesso

Sentenza dopo sentenza, la Cassazione ha fissato sempre più paletti volti al rispetto del gentil sesso. E così, si rischia una condanna per ingiuria se si enfatizzano troppo i difetti delle donne. Il caso arriva dalla Puglia dove, per una lite tipicamente femminile, Maria si rivolse a Giovanna apostrofandola con un «faccia da cavallo». La signora in questione, sentendosi offesa, si è rivolta al tribunale e in Cassazione ha avuto soddisfazione dell’ingiuria ricevuta ottenendo un risarcimento di 600 euro. Oggi la Cassazione ha condannato per diffamazione un cronista e un sindacalista colpevoli di avere discriminato una direttrice di carcere in quanto donna. Carmela è stata pure risarcita per i danni patiti da questa discriminazione. Gli «ermellini» sono arrivati anche in caserma per difendere il gentil sesso e di recente hanno avuto modo di vietare le battute pesanti in caserma nei confronti delle colleghe donne.

In proposito, la Suprema corte ha spiegato che in caso di espressioni idonee a ledere la dignità della persona, non sussiste alcuna esimente anche se i fatti si sono verificati in un ambiente militare. Nel caso esaminato da piazza Cavour, un militare aveva offeso due giovani donne all’inizio della carriera militare, scimmiottandole «con gesti e frasi inequivocabilmente offensivi».

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