Con riferimento a due articoli pubblicati su il Giornale rispettivamente il 26.11.2009 e il 15.1.2010, a mia firma, dal titolo il primo «Io, accusato di essere mafioso, vi dico che Silvio è in pericolo», il secondo «Sedici anni di processo: il ministro era innocente» il cui contenuto riguardava le indagini e le accuse sostenute dalla Procura di Palermo nei processi Andreotti, Mannino, Musotto, Frittitta e Lombardini e dei quali si è doluto il dottor Caselli, allepoca Procuratore di Palermo, mi preme sottolineare quanto segue.
Successivamente alla notizia della querela proposta dal dottor Caselli nei confronti miei e del Direttore della testata, Vittorio Feltri e al rinvio a giudizio di entrambi, predisponendo la mia difesa, ho rivisto gli articoli anche alla luce di approfondimenti e controlli da me compiuti sulle vicende riportate negli articoli, e commentate con toni fortemente critici.
Mi sono così reso conto che i fatti da me riportati in merito a quei processi non corrispondevano al vero e che le fonti delle notizie in cui riponevo piena fiducia, si erano rivelate inattendibili.
Di quanto è accaduto, e delloffesa arrecata al dottor Caselli, magistrato noto per lestrema correttezza e indipendenza, mi rammarico sinceramente.
Il dottor Caselli prendendo atto della precisazione e del pieno riconoscimento della sua correttezza e della sua professionalità, provvederà a rimettere la querela nei confronti miei e del Direttore, che sottoscrive questa dichiarazione.
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