da Roma
A quasi dieci mesi dalla sua uccisione in Irak, ciò che resta del corpo di Enzo Baldoni potrebbe essere riconsegnato presto alla famiglia. È questa la speranza che viene dallesame del Dna su materiale rintracciato da Maurizio Scelli, commissario straordinario della Croce rossa italiana, e consegnato alla Procura di Roma, che apparterrebbe proprio allitaliano ucciso lo scorso agosto. Il campione allesame dei carabinieri del Ris sarebbe il secondo giunto da Bagdad, nel giro di un mese, e integrerebbe il primo, risultato insufficiente a verificarne lidentità esatta. Entro pochi giorni, forse oggi stesso, si potrà conoscere lesito delle analisi.
Nessun commento dai diretti interessati sui fatti, ma la conferma indiretta che si potrebbe essere vicini allultima fase della vicenda Baldoni è venuta dalla stesso Scelli che, alla richiesta di informazioni, ha risposto: «Chiedete alla Procura». Come dire: è vero, cè un accertamento in corso.
Unaffermazione che avvalora anche il suo diretto coinvolgimento nella vicenda, secondo le indiscrezioni apparse ieri su La Stampa.
Del resto, Scelli ha spesso ripetuto di essere continuamente impegnato nel recupero della salma di Baldoni. Ha voluto ripetere quanto avvenne per Fabrizio Quattrocchi, il cui cadavere gli fu consegnato da un arabo.
Fu proprio la moglie di Enzo a chiedere a Scelli di impegnarsi per il ritrovamento del corpo del giornalista di Diario. Avvenne subito dopo la notizia delluccisione: «Faremo tutto il possibile - disse Scelli - per recuperare il cadavere. È un atto di pietà umana. Lho promesso alla famiglia».
Una ricerca, evidentemente mai abbandonata, che è aumentata di difficoltà via via che il tempo passava e che appariva più complessa per via dei combattimenti. Questi rendevano impossibile ai volontari italiani muoversi e quindi verificare le informazioni che arrivavano allospedale Medical City, gestito proprio dalla Cri.
Secondo quanto è stato possibile ricostruire, venerdì sera Scelli, partito quattro giorni fa per lIrak, è rientrato da Bagdad con questo secondo campione, che ha poi consegnato alla Procura.
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