Allarme tubercolosi nelle scuole milanesi dopo la scoperta di due bambini italiani ammalati, più altri positivi, alle elementari Leonardo Da Vinci. È scattato subito un piano di controlli su scolari, famigliari, maestri, impiegati e bidelli. Complessivamente un migliaio di accertamenti, numero piuttosto elevato se si tiene conto che nel 2009, le verifiche su tutta la città ammontarono a 4.200.
«Va subito detto che stiamo parlando di una situazione stazionaria da una decina danni, che prevede mediamente 3-400 casi allanno. E che la tubercolosi, con i farmaci attualmente a disposizione, è una malattia da cui si guarisce. E bene» tranquilizza Susanna Cantoni, direttore del dipartimento di prevenzione. «In ogni caso per quanto riguarda la scuola - aggiunge la dirigente Asl - i controlli sono già partiti e si completeranno nel giro di una decina di giorni».
Lallarme allistituto di piazza Vinci 2, era scattato ancora lanno scorso quando venne scoperto un bambino malato di tbc (per altro sottoposto a terapia e già guarito) e venne avviato un primo controllo nella stretta cerchia delle sue frequentazioni. Qualche mese dopo venne scoperto un altro caso, sicuramente non correlato al primo, e diverse positività, cioé bimbi venuti a contatti con il battere senza però sviluppare la malattia. Così mentre anche il secondo piccolo paziente iniziava la cura, lAls ha pianificato un programma di controlli che coinvolgerà un migliaio di tra scolari, compresi quelli usciti lanno scorso, i loro parenti stretti, e il personale docente e non.
La tubercolosi infatti è talmente radicata nella cultura popolare, per la sua presenza e per la sua alta mortalità in passato, da rappresentare ancora uno spauracchio. Anche se i dati per Milano e Lombardia, indicano una situazione stazionaria nel corso dellultimo decennio, dopo laumento negli anni 90. Evidente la relazione tra londata migratoria da aree sottosviluppate come lAfrica o lAsia dove questa malattia è molto diffusa e miete un numero considerevole di vittime. E difatti attualmente per ogni milanese malato ci sono due immigrati.
Secondo lOrganizzazione Mondiale della Sanità, circa due miliardi di persone, un terzo della popolazione, sono state esposte al patogeno della tubercolosi. Annualmente 8 milioni di persone si ammalano e 2 milioni muoiono. Nel 2004, circa 14,6 milioni di persone avevano la Tbc attiva, con 9 milioni di nuovi casi. Il continente più martoriato rimane lAfrica con 356 casi ogni 100mila abitanti che salgono addirittura a 1.262 in Swaziland. In Europa lincidenza varia da zona a zona: nel Regno Unito a fronte di una media di 13 casi ogni 100mila abitanti, si oscilla dai 40 di Londra ai 5 del Gallese, mentre i tassi più alti sono in Portogallo (42) e Spagna (20). LItalia si posiziona abbondantemente sotto questa soglia, con circa 10 casi ogni 100mila abitanti, una percentuale che a Milano sale a 25/30 casi, pari a 3/400 malati che salgono a 1.000/1.200 a livello regionale. Causa soprattutto la grande presenza di immigrati, non tanto i 200mila regolari, ma i circa 40mila clandestini che vivono fuori da ogni controllo medico-sanitario e in condizioni di grande miseria. Arrivando così a rappresentare il 70 per cento dei casi conclamati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.