Gli esclusi eccellenti dall’aula Giulio Cesare

Non ce l’hanno fatta diversi big ad essere eletti nel consiglio comunale della capitale. Resta così fuori dall’aula Giulio Cesare, ad esempio, Alberto Michelini, il giornalista ex Dc ed ex azzurro che si era presentato come capolista dei «Moderati per Veltroni».
Non ce l’ha fatta neanche il numero due di quella lista, L’ex tennista Corrado Barazzutti.
Per la lista civica «Roma per Veltroni» non sono stati eletti, tra gli altri, l’ematologo di fama internazionale Franco Mandelli, l’attore Michele Placido e Erminia Manfredi, vedova del celebre attore. Sempre nella lista civica per Veltroni non ce l’ha fatta neanche la figlia dell’ex questore di Roma Umberto Improta, Elena Patrizia.
Nella lista «l’Ulivo per Veltroni» non è stato eletto l’ex sovrintendente archeologico di Roma Adriano La Regina. Nello schieramento di centrosinistra non è passato neppure il presidente del Codacons Carlo Rienzi. Fuori anche Emma Bonino, capolista della Rosa nel pugno e l’ex attaccante della Roma e della Lazio Ciccio Cordova per i Verdi. Niente da fare anche per l’ex candidata alle Primarie dell’Unione, la «senza volto» Simona Panzino, candidata come il leader di Action, Nunzio d’Erme, nella lista Arcobaleno, che non è stato confermato consigliere.
Non solo. Nel centrodestra non sono stati eletti il presidente del Movimento per la vita Carlo Casini, candidato con l’Udc, e l’ex rettore della Sapienza Giuseppe D’Ascenzo, capolista per An. Inoltre non ce l’hanno fatta la leader di Azione sociale Alessandra Mussolini e nella stessa lista l’attrice Serena Grandi.
Ancora, tra i non eletti, della lista civica «Roma per Veltroni» sono da segnalare Stefania Bastianelli Notargiacomo - la moglie del tabaccaio ucciso nel quartiere Giardinetti durante una rapina - che, insieme con altri due esclusi eccellenti, Franco Mandelli e Michele Placido, rappresentavano la testa di lista. Poi il segretario dei medici di famiglia Pierluigi Bartoletti, l’ex presidente della Lazio Ugo Longo, la delegata per il sindaco alla multietnicità Franca Eckert Coen e il rettore dell’Upter (Università popolare di Roma) Francesco Florenzano. Sempre nella coalizione di centrosinistra escluso il presidente del consiglio comunale uscente Giuseppe Mannino (Ulivo), l’ex assessore capitolino alle Periferie Paolo Carrazza (Prc) e nella lista l’Ulivo per Veltroni Luca Nitiffi (Dl) già responsabile dell’ufficio Roma Capitale.


Non ha ricevuto i consensi che sperava anche Klaus Mondrian, all’anagrafe Vincenzo Petrone, il transgender candidato da Rifondazione Comunista.
Nel centrodestra fuori anche Donatella Poselli, capolista della civica di Alemanno «Amore per Roma».

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