Espansione rivela: gli spot «verdi» fanno aumentare i prezzi dei prodotti

La pubblicità verde conviene. E soprattutto funziona. Sono infatti più di 400 le campagne che hanno avuto come protagonista quest’anno le tematiche green, soprattutto energia, alimentare e edilizia. E tra le aziende che hanno pianificato queste campagne l’Istituto di ricerca Green Intelligence ha scelto a caso un campione di 120 dirigenti e li ha intervistati. Scoprendone delle belle. É questo il pezzo forte che apre il numero di «Espansione» in edicola oggi con Il Giornale. Il risultato della ricerca è per certi versi sorprendente: secondo due manager su tre chi offre prodotti green può spuntare prezzi più alti di chi ha un’offerta più tradizionale. Dallo studio emerge che solo un terzo delle aziende che ha qualche tipo di comunicazione green punta principalmente o esclusivamente su prodotti e servizi sostenibili dal punto di vista ambientale. Per l’altro 67% il green è solo una strategia accessoria, che si affianca a quella tradizionale basata su un’offerta che verde non è.
Ma la cosa più importante che emerge dalla ricerca è che la gente ha ben chiaro che non basta che un prodotto sia verde se il processo industriale che è alla base non è rispettoso per l’ambiente. E secondo due manager su tre, oggi chi offre prodotti green può spuntare prezzi più alti di chi ha un’offerta più tradizionale. Ma la festa non durerà: in futuro i margini si assottiglieranno e solo il 54% dei manager ritiene che si potranno continuare a tenere i listini più alti in cambio di una maggiore attenzione all’ambiente.

Non sorprende infine che, a giudizio dei manager, la comunicazione di prodotti o servizi green abbia un ritorno sull’investimento maggiore di altre forme di comunicazione: su questo, è d’accordo più della metà degli intervistati, mentre solo meno di uno su cinque è convinto che, al contrario, la comunicazione tradizionale renda di più.