Esperanza González Puig

Questa spagnola nacque a Lérida nel 1823. Aveva dodici anni quando le morì il padre e diciassette quando se ne andò anche la madre. Rimase sola a vivere che un fratello (che poi si fece sacerdote) e la sua vecchia bambinaia. Seppe quasi subito che la sua vocazione sarebbe stata quella del chiostro, e nel 1851 ebbe anche una speciale consapevolezza, quella di dover creare una nuova congregazione religiosa. Ce n'era bisogno, in Spagna e in quegli anni, visto che le nuove fondazioni abbondavano? Sì, se si tiene presente il fatto che la Puig intendeva dedicarsi all'assistenza alle ex prostitute e ad ogni forma di emarginazione femminile. Fu così che nel 1862 prese il via la congregazione delle Missionarie Ancelle del Cuore Immacolato di Maria. Naturalmente le difficoltà non mancarono, dato lo specifico della nuova famiglia religiosa. Ma non mancarono neanche le buone persone che compresero e aiutarono in tutti i modi le prime suore di madre Esperanza de Jesús (il nome religioso che la Puig aveva assunto). Certo, i tempi non erano dei migliori, in Spagna, in quel periodo: pronunciamientos militari, guerre civili tra legittimisti e liberalmassoni, governi anticlericali e, in qualche caso, anche omicidi di frati e suore. Ma la Puig tirò avanti, certa dell'aiuto divino. Fu favorita da grazie speciali, quali estasi e rivelazioni.

Soprattutto, ebbe il dono della preghiera. Sì, perché il pregare a lungo e ricavarne gusto è un regalo dall'Alto per alcuni; per tutti gli altri è un sforzo, meritorio, certo, ma più o meno tedioso. Madre Esperanza morì a Lérida nel 1885.

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