Esplode la rabbia: «Parcheggio pericoloso»

Il parcheggio, realizzato a U e a una corsia, da cui si entra e non si esce. O meglio, per uscire bisogna far manovra e tornare indietro da dove si è entrati. Questo ha innescato, ieri, una sorta di polemica tra chi arrivava alla spicciolata davanti alla scuola materna dove è stato travolto con un suv Cristiano, di 5 anni appena. Perché l’entrata del luogo antistante l’asilo della tragedia ha la larghezza per far passare un mezzo. Ma dove si penserebbe di poter uscire l’operazione viene impedita da un restringimento creato da due aiuole limitrofe. L’apertura, qui, è di poco più di mezzo metro. Ci passano bicicletta e motorino, ma un’auto no. Maria Perna, parente di un bimbo iscritto alla scuola, ha voluto sottolineare, nel pomeriggio: «È naturale che la pianta di questo parcheggio possa creare talvolta qualche problema tra auto che arrivano e auto che se ne vanno - spiega la donna -. Tutte alla stessa ora perché questo luogo viene usato quasi esclusivamente da chi va a prendere e a riprendere i figli dalla scuola materna e dalle elementari e medie adiacenti. Tanto che, in passato, qualche genitore aveva preso l’abitudine di entrare nel cancello delle elementari e parcheggiare lì per affidare alle maestre il proprio figlio e la direzione didattica ha dovuto vietare la manovra con tanto di cartello ben in vista. Insomma: anche se il Suv stava entrando e non uscendo al momento dei fatti, le manovre, qui, non consentono un largo raggio d’azione. Forse sarebbe meglio ripensare questo luogo».

La stessa madre del piccolo, sotto choc al momento dei fatti, ha urlato tra l’altro: «Che ci faceva qui questo Suv, all’improvviso?». Ma il sindaco, Mario Rossi, difende la scelta del comune: «Questo è un parcheggio che dovrebbe servire solo la scuola. Quindi poche auto per volta. È giusto, per noi, che sia fatto così».

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