Dal senatore di An Cesare Cursi un pressante invito al Comune di Roma a verificare una volta per tutte le condizioni igienico-sanitarie allEsquilino. Mentre il consigliere Marco Visconti polemizza con il piano di riordino dei mercati rionali lanciato dallassessore Rizzo: «Un buon piano, ma temo che sia la solita memoria per gettare fumo negli occhi e con cui la giunta vuole distogliere lattenzione pubblica dalla vicenda della moschea di via San Vito». Nel piano, che sarà discusso prossimamente in giunta, lassessore al commercio Gaetano Rizzo propone di costituire una società ad hoc, una holding, la «Società dei mercati», che amministri i circa 140 mercati esistenti in città. Primo passo del piano, il censimento dellesistente per verificare quali banchi sono regolari e quali no, quanti si sono trasferiti, quali sono da spostare, quali pagano i canoni di concessione dovuti. Poi un passo alla volta armonizzare mercati e negozi di vicinato per costituire «poli di servizio allinterno dei quartieri» e valorizzare il patrimonio immobiliare.
Per Cesare Cursi, vicepresidente della commissione sanità al Senato, liniziativa è positiva, «ma nel caso dellEsquilino non basta. Occorre sì censire le attività commerciali nella zona. Ma accanto alle norme urbanistiche e alle regole amministrative da far rispettare, ci sono regole e procedure di controllo da attuare per quanto concerne il tema della salute. Dalla lavorazione degli alimenti alligiene nei ristoranti, specie nelle cucine». Cursi ricorda i controlli fatti effettuare come sottosegretario alla Salute già nel 2001 e 2002 in negozi e ristoranti allEsquilino, da cui emersero clamorosi casi di scabbia e tubercolosi.
«È per questo che invito nellinteresse di tutti lassessore Rizzo a verificare in modo serio le condizioni igienico-sanitarie oggi presenti nel rione, magari dintesa con la Confcommercio. Di recente ci sono stati casi di dentifrici adulterati venduti nei negozi stranieri del rione. Ma io ricordo anche la vicenda dei farmaci cinesi fuori dalle norme sanitarie. E sul sequestro dei giocattoli al piombo effettuato dalla Finanza, mi dispiace rilevare il totale silenzio del ministero della Salute». Senza contare la recente denuncia della Coldiretti per cui un prodotto alimentare su cinque made in Cina non sarebbe a norma e andrebbe attentamente verificato.
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