Essuperio

Visse a cavallo tra il IV e il V secolo e si conosce, approssimativamente, solo la data della morte: forse il 412. Del santo di oggi anche il luogo di nascita non si conosce che per approssimazione: l'attuale Arreau, sui Pirenei francesi. Sappiamo che Essuperio succedette a s. Silvio come vescovo di Tolosa verso il 405 e che fu lui a portare a termine la costruzione della grande chiesa dedicata a s. Saturnino (che i francesi chiamano Sernin), primo vescovo della città. Divenne famoso per la sua carità, in quanto si privava di tutto (spesso anche del cibo) per beneficare i poveri. Era, quello, un tempo di grandi calamità, la peggiore delle quali erano le scorrerie dei Vandali. Tutto ciò non faceva che moltiplicare il numero degli indigenti e le fatiche di Essuperio. Il quale riuscì anche a mandare soccorsi ai monaci dell'Egitto e della Palestina. Il famoso s. Girolamo venne a sapere di tutto questo dal monaco Sisinnio e decise di dedicare proprio ad Essuperio il suo commento al libro di Zaccaria. Volendo informarsi sull'esatto elenco dei libri scritturali, Essuperio scrisse al papa Innocenzo I, il quale gli rispose con una lettera in cui venivano elencati i libri giusti, quelli cioè da considerare canonici. Il bello è che questo elenco è esattamente quello odierno, e ciò manda a gambe levate le risibili ipotesi del famigerato Codice da Vinci sulla faccenda della Chiesa che avrebbe cassato per ignobili motivi una quantità spropositata di testi evangelici. Tornando al nostro Essuperio, pare che a un certo punto sia stato anche esiliato.

Ma di questa storia non se ne sa granché.

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