Le tensioni che da diversi giorni interessano l'Afghanistan non si placano. Le manifestazioni di protesta scattate dopo il rogo di testi sacri ad opera di militari statunitensi continuano a portare la gente in piazza. Un attentatore kamikaze, a bordo di un'autobomba, si è fatto esplodere stamattina nelle vicinanze dell'aeroporto di Jalalabad, città dell'est già interessata da disordini nei giorni scorsi.
Nell'attacco suicida sono rimaste uccise nove persone, sei civili, un soldato afghano e due guardie. L'attentato ha anche provocato 12 feriti. Obiettivo del suicida era la base Nato che si trova all'interno dello scalo cittadino. Tra i feriti ci sarebbero tre militari della Nato.
La rivendicazione dell'atto è arrivata da Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani afghani: "Le forze straniere hanno insultato la nostra religione", sottolinea un comunicato dei militanti, aggiungendo: "questa è la vendetta".
Quattro insorti sono rimasti uccisi nell'est del Paese, colpiti dallo stesso razzo che cercavano di lanciare contro una base militare afghana. Il ragazzo è esploso, uccidendo sul posto gli aggressori.
Sventato anche un tentativo di avvelenare i militari americani di una base Nato al confine afghano-pachistano.
Il tentativo, non andato a buon fine, è stato rivendicato dai talebani, ma l'attendibilità della dichiarazione è da verificare. La stessa fonte parlava di cinque morti tra i soldati, a causa di un avvelenamento da varechina, non confermati però dall'autorità militare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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