Cameron, operazione rilancio: «Eleggerete i Lord»

Niente matrimoni omosessuali, sì alla riforma della Camera dei Lord. Così, nel Discorso della Regina - l’appuntamento solenne dell’anno parlamentare in cui il governo presenta il suo programma legislativo - l’esecutivo guidato dal conservatore David Cameron tenta di rilanciare la coalizione di governo coi liberaldemocratici, battuta alle urne delle municipali del 3 maggio.
Priorità del lavoro del premier sarà tuttavia ripristinare la stabilità economica. Nel tentativo di salvaguardare gli istituti di credito britannici dall'eventuale ripetersi di una crisi economica globale, il governo chiederà alle banche di separare le operazioni di retail dalle divisioni più rischiose di investment banking.
La vera svolta riguarda l’annuncio di voler riformare la Camera dei Lord - che da 700 anni non è un organo elettivo, non si occupa di fare leggi ma solo di emendarle - introducendo l’elezione diretta per i suoi membri. Il piano, che potrebbe porre fine a decenni di opposizione da parte dei Lord, fisserebbe per i deputati un mandato massimo di 15 anni, mentre adesso vengono nominati a vita e non possono essere espulsi. Ma la riforma è stata presentata in forma generica e annacquata («Non è certo la priorità del governo», ha spiegato poi il primo ministro ai Comuni).
Tra le 19 proposte di legge annunciate ieri è saltata invece quella per la legalizzazione dei matrimoni omosessuali e l’omissione è stata accolta con disappunto dai militanti per i diritti dei gay che hanno lanciato un appello perché l’iniziativa non finisca per sempre su un binario morto. La coalizione si era impegnata a introdurre la legge sulle nozze gay entro il 2015 ma la proposta, lanciata dal premier David Cameron al congresso dei Tory («il matrimonio è un valore conservatore») lo scorso autunno, era stata accolta da forti critiche all’interno del partito guida del governo.
Il governo britannico presenterà una bozza per proporre di autorizzare le agenzie di intelligence ad avere un maggiore accesso a e-mail, siti web e social network come misura per combattere il terrorismo. Sul tema si prevede un dibattito molto acceso che vedrà contrapposte le posizioni dei gruppi per la tutela delle libertà personali e quelle delle autorità che spingono per ottenere maggiori poteri visto che i terroristi usano modalità sempre più sofisticate per comunicare.
Il Discorso di ieri dovrebbe servire a rilanciare la coalizione di governo. Ma i malumori tra conservatori e liberaldemocratici crescono, insieme con l’insofferenza dgeli inglesi per i tagli drastici adottati dal governo.

A confermare che il clima è teso dalle parti di Downing Street e forse a rinfocolare quelle tensioni si è messa un’intervista del premier al Daily Mail: «I LibDem mi legano le mani», ha confidato ieri il primo ministro al popolare tabloid. «Dopo il 2015, se vinciamo, farò un governo di soli Tory». Eppure potrebbe essere anche questa frase a non regalare affatto una conferma ai Conservatori alle prossime elezioni.