Crimea, Kiev chiude i rubinetti dell'acqua

Un "atto di sabotaggio" lo ha definito il presidente della Crimea Serghiei Aksionov

Kiev ha chiuso i rubinetti dell’acqua alla Crimea, la penisola sul Mar Nero recentemente annessa alla Russia dopo un referendum. Lo riferiscono alcuni media ucraini. Nei giorni scorsi le forniture idriche erano state drasticamente ridotte. Un "atto di sabotaggio" lo ha definito il presidente della Crimea Serghiei Aksionov spiegando che le conseguenze riguarderanno il settore agricolo e che in ogni caso non ci saranno problemi per l’acqua potabile. "North Crimean Canal", il canale che collega l’Ucraina alla Crimea, è in secca. La fornitura era già iniziata a calare dal 24 aprile quando attraverso il "North Crimean Canal" passavano solo 4 metri cubici d’acqua al secondo, un rigagnolo rispetto ai normali 80-90 metri cubi.

Il vicepremier della Crimea ha garantito che "la penisola non soffrirà di carenza d’acqua anche nella secca estiva. Nuovi pozzi sono stati scavati e il corso dei fiumi è stato spostato al North Crimean Canal e sono iniziati i lavori di ricostruzione delle malandate condotte d’acqua".

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