Trionfa, ma niente «revolucion» per Antonio Castro, uno dei cinque figli del lider maximo cubano Fidel. La vittoria arriva dopo un torneo di golf internazionale a Varadero, località balneare dell'isola caraibica frequentata da migliaia di turisti europei.
La notizia del successo è stata diffusa sul sito del torneo della «Coppa Montecristo» e poi ripresa dai media della dissidenza. Il regime si è guardato bene dal pubblicizzare troppo l'esito dell'evento, di fronte al quale l'opposizione ha sfoderato l'arma del sarcasmo, sottolineando il contesto dorato, assai poco socialista e largamente fuori dalla portata del cubano medio, in cui questo tutto è avvenuto. Il torneo si è svolto infatti presso l'esclusivo «Club golf Varadero», precisano i media ricordando gli alti costi sia dell'iscrizione al «Montecristo» (circa 150 dollari) sia delle stanze dell'hotel Melià «Las Americas» del noto resort (largamente fuori budget per qualsiasi cubano medio) dove sono stati ospitati i partecipanti.
Anche la blogger anti-regime Yoani Sanchez in un suo tweet ha ricordato come «il figlio di Fidel Castro abbia vinto un torneo di golf... sport che per poter essere praticato richiede ingenti risorse».
Antonio Castro, che oltre a golfista è anche vicepresidente della Federazione internazionale di baseball, si è imposto in una delle categorie del torneo organizzato da un gruppo di imprese, tra le quali le aziende Habanos ed Esencia (inglese), nonchè il gruppo alberghiero Cubanacan.
Dopo aver accolto nel 2011 circa 2,7 milioni di turisti stranieri, L'Avana punta ad aumentare in modo sensibile i visitatori: e, tra le varie attrazioni, ci sono nuovi «green», campi per praticare l'esclusivo sporte, oltre ad approdi per grandi navi da crociera e iniziative di promozione della «cucina nazionale», sempre più affidata ai privati.
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