La Merkel inciampa sulle adozioni gay

Germania Undici giorni al voto Pioggia di critiche sulla cancelliera: brillante in tv, ma balbetta sul tema scomodo

La Merkel inciampa sulle adozioni gay

Berlino - Una performance da Premio Oscar, quella dell'altra sera di Angela Merkel in tv, se non fosse per quel corto circuito sui gay, qualcosa che di questi tempi in cui imperversa il «politicamente corretto» risulta prioritario nella lista delle gaffe da evitare. A una domanda scomoda sulle adozioni per le coppie omosessuali ha reagito con evidente imbarazzo, ha farfugliato qualcosa, ma ha di fatto glissato nella sostanza. Ne è seguito un diluvio di critiche da parte dell'opposizione e anche dell'alleato liberale.
Intervenuta a una vera corrida elettorale televisiva, la cancelliera per 75 minuti ha tenuto botta al domanda e risposta col pubblico nella trasmissione «Wahlarena» (Arena elettorale) sulla prima rete Ard. La Merkel al centro dell'arena, in piedi, il pubblico a 360 gradi attorno sugli spalti, e due giornalisti star in disparte, rimasti quasi sempre zitti, nei panni di arbitri del match. Dalla politica del lavoro, all'assistenza sanitaria e agli anziani, dalla scuola, alla Siria, la Merkel non ha sbagliato un colpo: sicura di sé, preparata, spiritosa e addirittura sentimentale, è entrata nelle case dei tedeschi nell'ora di massimo ascolto serale, come una sovrana: «La Merkel ha trionfato nel ruolo di “Queen” tedesca», titolava Die Welt.
Verso la fine del match però è inciampata su una buccia di banana che non si aspettava. Uno spettatore omosessuale le chiede perchè il suo partito, la Cdu, sia contro le adozioni per le coppie gay. «Le dico sinceramente - ha cominciato - che ho dei problemi con la equiparazione completa. Non sono sicura riguardo al bene del bambino». Non volendo attirarsi le ire di una parte dell'elettorato, ha proseguito impapocchiando: «Voglio poterlo dire senza con ciò voler discriminare nessuno». Il telespettatore ha replicato che anche lui e il suo partner vogliono il bene del bambino. Altro farfugliamento, raffica di «ehm...» e menzione dell'esistenza di un'ala di gay e lesbiche nella Cdu, finché alla fine ha detto di dichiarare in tutta onestà che con lei una legge sulle adozioni per coppie gay non ci sarà.
Levata di scudi dai rappresentanti delle associazioni omosessuali, dall'opposizione Spd, dai Verdi ma anche dai liberali al governo (Fdp), il cui ministro degli Esteri, Guido Westerwelle, non fa mistero della sua omosessualità. La segretaria generale della Spd, Andrea Nahles, ha accusato la cancelliera di discriminazione e lo sfidante Peer Steinbrück ha sollecitato un pieno diritto di adozione per le coppie omosessuali: la realta del 21° secolo «è più colorita che prima», ha detto.


Bordate anche dalla Fdp: il segretario generale Patrick Döring ha detto che la «Cdu deve finalmente togliersi il paraocchi e accettare la realtà della vita»: la Fdp è per una piena equiparazione incluso «anche il diritto all'adozione». Le organizzazioni di gay e lesbiche hanno addirittura accusato la Merkel di violazione della Costituzione.

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