Il sospetto che a uccidere Muammar Gheddafi non siano stati i ribelli libici, ma forze straniere lo hanno avuto in molti. Ora lo sostiene anche l'ex premier del governo transitorio, Mahmoud Jibril, che in un programma della tv egiziana Dream ha rilanciato l'idea che dietro la morte dell'ex raìs ci sia "l'intelligence straniera".
Secondo Jibril la condanna a morte sarebbe venuta da "alcune parti internazionali" che "non volevano che Gheddafi parlasse di certe questioni" compromettenti, visto che "custodiva molti segreti e documenti e mantenva buoni rapporti con alcuni apparati internazionali di intelligence". Del resto l'ex premier si chiede: "Se fossero stati i ribelli, perché non ucciderlo al momento della cattura?".
Jibril non si sbilancia più di tanto: "Non sono certo di chi ha ucciso Gheddafi, né del modo in cui è stato ucciso". Secondo la versione ufficiale dei fatti, il 20 ottobre 2011 aerei militari francesi attaccarono il convoglio in cui Gheddafi tentava la fuga da Sirte, dove si era asserragliato. Raggiunto dai ribelli, fu catturato vivo, ferito alle gambe e linciato. Secondo il rapporto del medico legale, l’ex rais fu poi ucciso da un colpo di pistola alla testa.
Si sta quindi diffondendo l'ipotesi che siano stati proprio i francesi a uccidere Gheddafi.
Secondo il Corriere, sarebbe stato il presidente siriano Bashar al Assad a rivelare il nascondiglio del raìs, come riferisce Rami El Obeidi, ex responsabile per i rapporti con le agenzie di informazioni straniere per conto del Consiglio Nazionale Transitorio sino alle metà del 2011. In cambio del numero del satellitare di Gheddafi, Assad avrebbe fatto promettere a Parigi di limitare le pressioni internazionali sulla Siria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.