Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali del papa copto al Cairo. Shenouda III è morto a 88 anni sabato. Ha guidato i copti egiziani, la più grande comunità di cristiani d'oriente, per 40 anni, attraverso diverse ere politiche. Secondo molti esperti, è stato la personalità cristiana più importante in Egitto negli ultimi decenni. Il papa copto resta un personaggio riverito dai cristiani, lodato da molti musulmani, ma anche molto controverso, a causa del suo ruolo politico e non soltanto religioso nell'Egitto moderno. Oggi l'elezione di un nuovo papa è già al centro di speculazioni e discussioni. La successione, in un momento di difficile transizione per l'Egitto post rivoluzionario, in cui la maggioranza al Parlamento è formata da gruppi islamici, sarà un affare complicato.
I militari al potere dalla caduta di Hosni Mubarak a febbraio 2011 hanno indetto un giorno di lutto martedì. Migliaia di persone si sono riversate nel quartiere di Abbasseya, nel cuore del Cairo, dove si trova la grande cattedrale di San Marco. Da sabato, la salma di papa Shenouda è stata esposta sul trono di San Marco. I fedeli copti sono arrivati per un ultimo saluto da tutto il Paese. Tale era la ressa che domenica tre persone sono morte tra la folla. Martedì, al passaggio della bara di Shenouda, i fedeli hanno lanciato fiori. Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali seguendo la messa su un maxi schermo davanti alla cattedrale. In chiesa erano presenti le maggiori autorità dello Stato, musulmane: il premier Kamal Ganzouri, il presidente del Parlamento, membro dei Fratelli musulmani, Saad Katani, rappresentanti della giunta militare. Anche in strada, raccontano i reporter di Ahram Online, erano molti i musulmani presenti. La dimostrazione di unità della piazza non è stata replicata in Parlamento, dove alcuni membri del partito salafita ultraconservatore Nour non si sono alzati per il minuto di silenzio chiesto in onore del papa morto. In Egitto, le tensioni tra cristiani e musulmani sono una ferita aperta, come ricorda l'attacco a una chiesa di Alessandria la notte del primo gennaio 2011 in cui morirono oltre 20 fedeli. A ottobre, in scontri nel centro del Cairo, 28 persone, per la maggior parte copti che partecipavano a una manifestazione, furono uccisi. Il successore di papa Shenouda dovrà fare i conti con le crescenti preoccupazioni di una comunità cristiana spaventata dall'ascesa di una maggioranza islamica in un Egitto instabile dopo la rivoluzione di febbraio.
Papa Shenouda III è stato criticato da molti per il suo ruolo troppo politico nelle vicissitudine egiziane, più recentemente per aver sostenuto Mubarak nelle elezioni del 2005, per non aver preso subito una posizione sulla rivoluzione del 2011, per non aver criticato i generali al potere dopo il massacro di ottobre. "E' stato uno dei patriarchi più controversi, non soltanto per le sue posizioni religiose, ma piuttosto per il suo coinvolgimento in molti eventi storici importanti ", scrive in un recente articolo Hani Labib, del Center for Intercultural Dialogue and Translation. A prova che l'elezione di un nuovo papa è questione assai politica ci sono le voci riportate dai mass media egiziani: il successore di Shenouda potrebbe essere nominato soltanto dopo l'elezione presidenziale di fine giugno. "Più a lungo la Chiesa copta rimane senza un leader, più la situazione si complica", spiega al Giornale Cornelis Hulsman, sociologo olandese esperto di questioni cristiane in Egitto. L'elezione in sé non passa attraverso un processo semplice.
Secondo la tradizione, un gruppo di religiosi e laici sceglie tre persone tra una lunga lista di candidati. I nomi dei tre finalisti sono poi scritti su fogli di carta e inseriti in un'urna. La scelta definitiva spetta a un bambino di meno di nove anni, che a occhi chiusi estrae uno dei fogli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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