Esistono dossier con nomi, cognomi e indirizzi. Si tratta di uomini di ormai oltre 90 anni. Il procuratore generale Kurt Schrimm ha detto al giornale tedesco Westdeutsche Allgemeine Zeitung - Waz - che la sua squadra di inquirenti ha individuato 50 presunti ex guardiani ancora vivi di Auschwitz-Birkenau, il campo di concentramento nella Polonia occupata dai nazisti in cui morirono migliaia di ebrei.
Kurt Schrimm è il direttore del Centro di investigazione dei crimini nazisti di Ludwigsburg. È stato creato nel 1958 dallo Stato tedesco. Da allora, scrive la Waz, gli inquirenti hanno aperto 7.486 inchieste preliminari. Da quando nel 2011 un tribunale di Monaco di Baviera ha condannato a cinque anni di carcere per concorso in omicidio di oltre 20mila ebrei John Demjanjuk, guardiano del campo di sterminio di Sobibor, nella Polonia occupata, il procuratore Schrimm si è convinto di poter portare davanti ai giudici altri uomini che, in qualità di custodi e guardiani di campi di concentramento, hanno partecipato all'orrore dell'Olocausto, ha spiegato. Benché sia difficile a distanza di decenni dai fatti ottenere testimonianze sul ruolo di queste persone, i dossier sono pronti. Secondo Schrimm e la sua squadra si arriverà a un processo. Già nelle prossime settimane le 50 persone sulla lista saranno incriminate per concorso in omicidio.
A 68 anni dalle atrocità della Seconda Guerra mondiale, non si fermano le inchieste, la caccia ai criminali nazisti, né gli studi e le terribili scoperte. L'Holocaust Memorial Museum americano ha infatti da poco pubblicato i risultati di uno studio iniziato 13 anni fa. Secondo gli esperti che per anni hanno lavorato all'individuazione in Europa di campi di concentramento, sterminio, ma anche di lavoro e ghetti, i luoghi dell'orrore nazista dalla Francia alla Polonia erano molti di più di quanto ipotizzato finora: 42.500, dal 1933 al 1945.
Non si ferma anche il costante lavoro degli studiosi dello Yad Vashem, il Memoriale dell'Olocausto di Gerusalemme. Haim Gertner, capo archivista, ha detto al Jerusalem Post che i ricercatori dello Yad Vashem, che finora hanno individuato 4.200.000 nomi di ebrei morti nell'Olocausto - più della metà - spera nei prossimi anni, anche grazie all'apertura degli archivi dei Paesi dell'ex blocco sovietico, di poter completare gran parte dell'elenco mancante.
Proprio in queste ore, con una cerimonia al Memoriale dell'Olocausto, Israele celebra lo Yom HaShoah, il giorno della Shoah.
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