Hillary su Putin: «È un pericoloso cowboy russo»

Vladimir Putin è come un «cowboy russo» e «può essere pericoloso»: non usa mezzi termini l'ex first lady, ex segretario di stato americano e futura candidata (dopo esserlo stata già alle primarie del 2007, quando, contro le aspettative di molti, fu sconfitta da Barack Obama) alle elezioni presidenziali. Dopo la pubblicazione del suo ultimo libro, «Hard Choises», in cui ha raccontato retroscena e momenti difficili della sua esperienza nello staff della Casa bianca, ieri Clinton è tornata a parlare con toni forti a proposito del nemico del Cremlino Vladimir Putin.Lo ha fatto sulle colonne del domenicale tedesco Bild am Sonntag, al quale ha rilasciato un'intervista proprio in occasione della presentazione a Berlino del suo libro. Nelle colonne del qiornale tedesco si legge che, secondo Clinton, i paesi occidentali devono rispondere compatti alla politica del leader di Putin rispetto al territorio dell'Ucraina. Nell'attuale situazione di crisi tra Kiev e Mosca «l'Occidente deve avere una reazione comune all'ultima aggressione» contro l'Ucraina da parte del capo del Cremlino, che, ha aggiunto Clinton, «è un uomo che si spinge sempre fino al limite, che vuole mettere alla prova la resistenza degli altri». Un interlocutore «coriaceo, dalla pelle dura».

È qui che è arrivato il pungente paragone con i cowboy, suggerito dallo stesso giornalista che l'ha intervistata: alla domanda-battuta «Putin può essere paragonato a un cowboy russo?», l'ex segretario di Stato ha risposto: «Sì, esattamente».

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