Liberato su cauzione in Russia l'attivista di Greenpeace D'Alessandro

San Pietroburgo L'attivista napoletano di Greenpeace Cristian D'Alessandro è stato liberato su cauzione insieme con altri suoi 11 compagni di mare, arrestati sull'Arctic Sunrise il 19 settembre dopo un tentativo di scalata della piattaforma offshore artica di Gazprom nel mare artico. Il tutto dopo che il comitato investigativo russo aveva richiesto il prolungamento della detenzione sino al 24 febbraio per tutti i 30 componenti dell'equipaggio del rompighiaccio, e questo avrebbe significato per loro un Natale in prigione a San Pietroburgo.
Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha reagito con un tweet: «Appena avuta certezza da San Pietroburgo ho comunicato al padre di D'Alessandro la notizia della liberazione su cauzione del figlio. Primo passo». Anche il padre di D'Alessandro ha gioito dicendosi «euforico». Mentre la sorella di Cristian, Ivana, ha gioito: «Speriamo che il sistema giudiziario russo riconosca presto la loro totale innocenza e ci permetta di riportarli a casa il più presto possibile. Ringraziamo sinceramente le nostre autorità consolari in Russia per l'enorme impegno e dedizione rivolti a questa vicenda».
Quanto al ritorno in patria per D'Alessandro per ora «non c'è certezza», dichiara Greenpeace Italia. «Notizie precise ci saranno solo domani in serata». Non è infatti stato precisato se gli attivisti potranno lasciare la Russia, non essendo in possesso di passaporto.
In realtà la prima udienza, lunedì, sembrava far presagire il peggiore degli scenari per tutti. La carcerazione preventiva è stata infatti confermata sino al 24 febbraio per il primo attivista ad apparire davanti al giudice, l'australiano Colin Russell.
Tuttavia successivamente il rilascio su cauzione per i russi Ekaterina Zasp, Andrei Allakhverdov, Denis Sinyakov, e oggi per la brasialiana Ana Paula Alminhana Maciel, ha lasciato presagire un allentamento della stretta della giustizia russa.

Dopo di loro hanno ricevuto la libertà su cauzione anche il neozelandese David John Haussmann e l'argentino Miguel Hernan Perez Orsi, il polacco Tomasz Dziemianczuk, l'argentina Camila Speziale, il francese Francesco Pisanu, la finlandese Sini Saarela, e il canadese Paul Douglas Ruzycki.