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Olanda, Guglielmo è re Ma la nuova stella è la consorte Maxima

Olanda, Guglielmo è re Ma la nuova stella è la consorte Maxima

L'algida Beatrice, (ex)regina d'Olanda, s'è commossa salutando una piazza Dam traboccante e rigorosamente arancione: tinta nazionale e prima ancora della casa reale Orange-Nassau. In un'Europa con sovrani saldissimi sul proprio trono, la ferrea regina ha così compiuto un atto rivoluzionario. Largo ai giovani, disse in gennaio quando annunciò che sarebbe uscita di scena dopo 33 anni da capo dello Stato. Ora tocca al figlio primogenito e alla consorte Maxima, 41 anni, di Buenos Aires, guidare i Paesi Bassi. Guglielmo Alessandro, 46 anni, è il più giovane re del vecchio continente e spezza il monopolio femminile d'Olanda segnato da 123 anni improntati a 4 regine.
Dopo la firma dell'atto di abdicazione e il passaggio di consegne, alle 10.30 la nuova coppia reale e l'ex regina sono apparsi al balcone del Palazzo, è stata quindi la volta di Guglielmo Alessandro e Maxima con le tre bimbe, Amalia, Alexia e Ariane, di giallo vestite. Il tutto ripreso dalle telecamere della tv olandese e diffuso sui maxischermi sparsi per la città, nel corso della giornata concentrati su scene di vita quotidiana della famiglia reale.
I festeggiamenti si sono svolti in una Amsterdam provata dai bagordi di una notte speciale, quella che per tradizione precede il «Giorno della regina»: d'ora in poi spostato al 27 aprile, giorno del compleanno di Guglielmo Alessandro. E si sa che ad Amsterdam, quando si festeggia, lo si fa off limits. Le autoambulanze hanno avuto un bel daffare a soccorrere i martiri della birra. L'investitura, nel pomeriggio, è stata accompagnata da una serie di feste sparse per la città e lungo i canali: al crepuscolo percorsi anche dai Reali. Fra i concerti della notte più lunga di Amsterdam, quello al Concertgebouw con gli italiani Stefano Bollani, al pianoforte, e il direttore Riccardo Chailly che ad Amsterdam ha lavorato 16 anni.
È stata una giornata segnata dallo sfilare di bande ufficiali, band ufficiose, con parchi in festa e arancioni: salvo le sei aree ad hoc per protestare contro la monarchia, polemicamente bianche. Si calcola che 800mila persone si siano riversate nelle viuzze della città: cittadini di Amsterdam, olandesi accorsi per l'occasione, turisti. E un bel comparto di argentini supporter di Maxima Zorreguieta pronti a sventolare bandiere per ringraziare l'Olanda per «l'amore e fiducia» riposti nella loro connazionale. La nuova regina è una ricca borghese, dal brillante passato nella finanza, molto amata quassù per una simpatia contagiosa e un fare normale particolarmente apprezzato dagli olandesi. Che amano i propri sovrani purché senza spocchia. E poi Maxima ha trasformato quel principe bon vivant in un affidabile re. Si maligna che sia la testa della coppia, lei osserva il protocollo e dunque arretra, ma di fatto buca lo schermo. Conquistò subito anche la suocera, che durante l'addio al popolo le stringeva calorosamente la mano.
La cerimonia d'investitura ha catalizzato nella Nieuwe Kerk dignitari e autorità da tutto il mondo. Tra essi, l'eterno principe Carlo d'Inghilterra e la moglie Camilla, il principe ereditario del Giappone, Naruhito, con la principessa Masako, il cui padre è giudice alla Corte penale internazionale dell'Aia, Amado Baudou, vice presidente d'Argentina, José Manuel Barroso, Martin Schulz, Herman van Rumpuy, Kofi Annan. S'è trattato di un'investitura e non di un'incoronazione: qui la monarchia è liberal, il sovrano è tale perché lo vuole il popolo. Semmai era la regina Maxima a indossare una fantastica tiara tempestata da 655 diamanti e zaffiri. Per la cerimonia abito blu cobalto, come Beatrice e le tre figlie. Che con molta naturalezza sbadigliavano e assumevano posture a misura di bimbo anziché di principesse.

E come la madre già sono nei cuori di questo popolo figlio di pragmatici mercanti ma che non rinuncia alla monarchia.

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