Onu stupefacente: depenalizzare il consumo di droga

L'agenzia per le droghe e il crimine delle Nazioni Unite ipotizza la depenalizzazione

Onu stupefacente: depenalizzare il consumo di droga

Depenalizzare il consumo di droga. È una notizia che ha dell'incredibile quella che emerge dal rapporto dell'agenzia dell'Onu per le Droghe ed il Crimine. Dal momento che gli obiettivi della lotta contro la droga a livello mondiale non sono stati ancora raggiunti dopo tanti anni, il rapporto dell'Unodc (Ufficio delle Nazioni Unite per le Droghe ed il Crimine) ipotizza di aprire alla depenalizzazione. I "benefici"? Decongestionare le carceri, redistribuire le risorse per poterle riassegnare alle cure, promuovere la riabilitazione.

Il rapporto dell'agenzia Onu, che servirà per una riunione chiave della Commissione Stupefacenti in programma per la settimana prossima a Vienna, sarebbe il primo documento delle Nazioni Unite in cui si fa riferimento esplicito a una depenalizzazione delle droghe. Nel testo si legge tra l'altro che i consumatori di droga devono essere trattati come pazienti in cura, e non come criminali; il direttore dell'Unodc, Yury Fedotov, nota come rispetto al 2009, anno in cui sono stati fissati gli obiettivi per la lotta al consumo di stupefacenti, "l'ampiezza generale della richiesta di droghe non sia cambiata sostanzialmente a livello mondiale." Nonostante il mercato della cannabis e della cocaina abbia conosciuto una contrazione del giro d'affari, il consumo degli stimolanti sintetici e l'apparizione di centinaia di nuovi stupefacenti hanno vanificato buona parte dei progressi fatti. Secondo i dati Onu, circa il 5% della popolazione mondiale fa uso di droghe, con un costo molto elevato in termini di vite umane: circa 210mila persone muoiono ogni anno per il consumo di stupefacenti.



Introdurre delle forme di depenalizzazione, secondo i trattati Onu, non comporterebbe nè la legalizzazione nè la liberalizzazione dell'accesso agli stupefacenti, che rimarebbe precluso ai fini ricreativi, e autorizzato solo per scopi terapeutici e scientifici; solamente, sarebbe perseguibile non più a livello penale, ma solo con multe o terapie coatte. Il testo approvato dall'Unodc sarà valutato giovedì e venerdì prossimo a Vienna.

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