«Premier cinese straricco» Oscurato il New York Times

«Premier cinese straricco» Oscurato il New York Times

Pechino A pochi giorni dal Congresso del partito comunista cinese, che si apre l'8 novembre, i vertici di Pechino non hanno per niente gradito la notizia pubblicata dal New York Times che la famiglia del primo ministro Wen Jiabao ha investimenti per almeno 2,7 miliardi di dollari. Il sito del giornale americano è stato subito oscurato per gli internauti cinesi, così come sono stati bloccati tutti i riferimenti alla vicenda sull'equivalente cinese di twitter, il Sina Weibo.
«Molti parenti di Wen Jiabao, compresi suo figlio, sua figlia, il fratello minore e il cognato sono divenuti straordinariamente ricchi durante la sua leadership», nota il New York Times, in un articolo che getta un'ombra sull'immagine di «primo ministro del popolo» vicino ai bisogni della gente comune che il capo del governo cinese si è costruito con cura in questi anni. «Il miglior attore della Cina» è il titolo del libro che nel 2010 il dissidente cinese Yu Jie ha dedicato agli sforzi di Wen per convincere i cinesi e gli osservatori occidentali del suo essere differente dal resto della leadership.
La maggior parte dei cinesi comuni è convinta che la corruzione sia endemica fra i vertici del partito, in un Paese che negli ultimi anni è stato protagonista di una spettacolare crescita economica con un crescente divario fra ricchi e poveri. Il partito, che di fatto ha archiviato il maoismo, si serve spesso di questa accusa per regolare i conti politici. Così Bo Xilai, l'ex astro nascente dell'ala neomaoista del partito, viene anche accusato di aver sfruttato la sua posizione «per ottenere profitti a favore di altri» e accettare «ampie tangenti, personalmente e tramite i familiari», oltre che nell'ambito della vicenda dell'omicidio per cui è stata condannata la moglie.
Per i vertici cinesi è spiacevole che la notizia sulla ricchezza della famiglia Wen appaia proprio il giorno in cui si annuncia che Bo Xilai è stato formalmente espulso dal parlamento.

Quanto a Xi Jinping, destinato a succedere all'attuale presidente Hu Jintao, i media occidentali hanno già parlato della sua ricchezza. In giugno Bloomberg ha pubblicato un lancio sui beni per centinaia di milioni di dollari della sua famiglia estesa. E naturalmente anche in quell'occasione l'accesso online all'agenzia stampa fu subito oscurato.

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