Sabato sera, ore 20 e 30, la campagna elettorale francese si trasferisce sulle tribune dello Stade de France, a Nord di Parigi. In campo, il Lione e il Quevilly - storico club della Normandia - si sfidano nella finale della Coupe de France. La partita è da 85 anni un tradizionale appuntamento per i presidenti francesi. Charles de Gaulle, non particolarmente appassionato di calcio, è ripreso in un video in bianco e nero del 1967 mentre rispedisce la palla ai giocatori dopo un fuoricampo.
Allo Stade de France, a pochi giorni dal secondo turno delle elezioni, sulle tribune non ci sarà soltanto Nicolas Sarkozy, in quanto presidente. Ad assistere alla partita ci sarà anche il suo rivale, il socialista François Hollande. "Io ci sarò in quanto presidente, lui in quanto spettatore", ha voluto sottolineare Sarkozy, che combatte in questi giorni per la rielezione. Questa finale della Coupe de France, raccontano i sondaggi, potrebbe essere l'ultima per lui nelle vesti di inquilino dell'Eliseo. Hollande, infatti, è dato per vincitore con dieci punti di vantaggio. Sarà forse anche per questo motivo che il presidente ha preferito rimanere vago sulle sue preferenze calcistiche della serata: "Chiunque vinca, sarà un bel vincitore", ha detto. Hollande ha invece preso posizione e tifa Quevilly, senza dubbio per le sue origini: il candidato socialista è nato e cresciuto a Rouen, nel dipartimento settentrionale della Seine-Maritime, dove si trova anche il comune di Le Petit-Quevilly.
Nella campagna elettorale francese che si fa sempre più battagliera, anche le preferenze sportive dei due candidati diventano armi per racimolare voti, per attrarre l'elettorato e l'attenzione dei francesi, in un Paese dove ciclismo, calcio e rugby accendono gli animi e le passioni di molti. Domenica sera sulle radio France Bleu e France Info, i francesi potranno ascoltare i due candidati parlare di sport. Hanno risposto, in momenti diversi, alle identiche domande del giornalista. Le anticipazioni mostrano i candidati soffermarsi sui loro ricordi di adolescenti, le prime partite allo stadio, le tappe finali del Tour de France seguite al bar Sport. Nei sogni e nei ricordi del presidente Sarkozy c'è il ciclismo, in quelli del candidato Hollande il calcio.
"Il suo sogno se fosse uno sportivo?", ha chiesto il giornalista. Sarkozy: "Vincere il Tour de France con un successo all'Alpe d'Huez", leggendaria tappa del Tour (il primo ad aggiudicarsi una vittoria lassù fu Fausto Coppi nel 1952). "Essere il centro-avanti del Rouen", la squadra della sua città, in cui giocava da ragazzino, oggi in terza divisione, è invece il sogno del candidato socialista che, alla domanda sui suoi ricordi sportivi più belli, racconta: "Avevo 13 anni, attaccavo figurine sugli album; leggevo France Foot. I migliori momenti della settimana erano il martedì, quando compravo France Foot, il giovedì, quando giocavo a calcio, il sabato o la domenica quando mi andavao ad allenare con il Rouen". Sarkozy, invece, pensa alle estati passate a Royan, sulle rive dell'Atlantico, quando la sua famiglia non aveva la televisione a casa e lui andava al caffè la Plaisance a vedere l'arrivo del Tour de France: "Lo adoravo".
Michel Platini è l'idolo incontestato di Hollande; i ciclisti Jean Jourden, campione del mondo della categoria dilettanti del 1961, e lo spagnolo Luis Ocana, vincitore del Tour de France del 1973, sono gli eroi di Sarkozy.
Il presidente ricorda anche di aver chiesto al re del Marocco, Mohammed VI, in occasione di una visita di Stato, di presentargli Hicham El Guerrouj, medaglia d'oro nei 1500 e 5000 metri ai Giochi Olimpici di Atene del 2004: "Ero rimasto affascinato quando aveva vinto l'oro e si era avvolto nella bandiera marocchina con quel sorriso luminoso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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