Sempre meno americani sulla "portaerei Okinawa"

Novemila marines lasceranno l'isola giapponese in seguito a un accordo col governo di Tokyo

Sempre meno americani sulla "portaerei Okinawa"

Nel comunicato ufficiale americano il trasferimento viene motivato con la necessità di rispondere al meglio alle mutevoli situazioni sulla sicurezza nell'area Asia-Pacifico». Ma il fatto che novemila dei 19mila marines attualmente presenti a Okinawa (più le loro famiglie) lasceranno presto l'isola giapponese si spiega soprattutto con l'urgenza di venire incontro a una pressante richiesta del governo di Tokyo. La mancata chiusura di una base aerea su Okinawa costò nel 2009 la carica di primo ministro a Yukio Hatoyama, che si era impegnatosi in campagna elettorale per un'intesa che la togliesse di mezzo. E questo perchè la popolazione locale mal sopporta la presenza degli americani, che sembra che a loro volta non facciano molto per farsi ben volere: non molti anni fa c'erano stati episodi anche gravi di violenze denunciate ai danni di residenti. Il contingente che lascerà Okinawa sarà collocato presso le isole americane di Guam e Hawaii, e l'Australia. La decisione rientra nell'ambito della nuova strategia globale di ridispiegamento delle truppe Usa in Asia.

In particolare gli Stati uniti hanno deciso di accrescere la loro cooperazione militare con Australia, Filippine e Singapore in virtù della forte crescita della potenza cinese. Sia pure con la guarnigione dimezzata, Okinawa resterà comunque la «portaerei» Usa puntata verso l'Estremo Oriente.

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