LA SEQUENZALa prova delle immagini: non sono i filorussi ad aprire il fuoco

I media hanno fatto vedere la sparatoria su civili praticamente inermi provocando un forte sconvolgimento nell'opinione pubblica ucraina e facendo dunque cambiare idea anche a chi in tutti questi mesi non sosteneva Maidan. L'autore del video vuole spiegare invece come sarebbero andate le cose.
Quegli spari dall'alto. Immagini da via Institutskaja: prima i Berkut indietreggiano sotto la pressione della folla di Maidan, ma in particolare dei manifestanti armati che avanzano, ma poco dopo, di colpo, la stessa folla inizia a indietreggiare perché dai tetti del palazzo d'Ottobre soldati in divisa nera coi fiocchi gialli al braccio iniziano a sparare con kalashnikov. Nonostante questi uomini sparino dall'alto, sul terreno non rimangono a terra né morti, né feriti. Perché questi speznaz non vogliono provocare vittime, ma solo respingere la folla indietro, e proteggere i Berkut per lo più disarmati.
Dalle finestre dell'hotel in questi momenti di caos alcuni Berkut scappando si rifugiano all'interno dell'hotel Ucraina (via Institutskaja). A un certo punto dentro l'hotel entrano uomini armati vestiti da radicali di Maidan e con armi da fuoco (kalashnikov) e notano i Berkut che si erano rifugiati e gridano: «Questi non sono dei nostri, questi sono la merda della milizia…», e subito salgono ai piani superiori dell'hotel ed entrano in una stanza dove si trova un giornalista americano. Prendono posizione per sparare dall'alto, dalle finestre dell'hotel Ucraina.


I Berkut retrocedono Una voce al megafono da Maidan ordina che vengano mandati 400 uomini armati verso il Palazzo d'Ottobre per fronteggiare i Berkut. Questi vengono presi dal panico e di nuovo retrocedono (l'autore a questo punto ribadisce che solo le armi da fuoco hanno costretto i Berkut a retrocedere).

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