Da un minimo di trent'anni alla pena di morte. Eric Harroun, cittadino americano accusato di avere combattuto in Siria con i ribelli di Jabhat al-Nusra, formazione che rappresenta al-Qaeda nel Paese, rischia la sedia elettrica.
Sotto processo in Virginia, l'uomo è accusato di avere combattuto contro i soldati dell'esercito di Bashar al-Assad. Inoltre l'aver affiancato al-Nusra lo colloca in una posizione difficile e fonte d'imbarazzo per Washington, che mesi fa ha incluso la formazione nell'elenco delle organizzazioni terroristiche.
Arrestato dal FBI - scrive il Telegraph - l'uomo ha confessato di avere sparato contro almeno dieci persone, al fianco dei ribelli. Il Fronte di al-Nusra avrebbe tentato di utilizzare Harroun, madrelingua inglese, come portavoce. Non di rado l'organizzazione pubblica comunicati propagandistici che ne lodano l'operato, in lingua araba.
Il caso dell'americano è reso ulteriormente complicato dal fatto che l'uomo era arrivato in Siria per combattere con il FSA, l'esercito libero di Siria, componente laica dell'opposizione. Il suo passaggio a un drappello di al-Nusra sarebbe stato dettato - nel caos della guerra civile siriana - più da una casualità che dalla volontà di unirsi alla frangia islamista della ribellione. Un dettaglio che la Corte americana sarà costretta a considerare.
Harroun, ex soldato per tre anni di stanza a Fort Riley - mai sul campo -, non è il primo straniero ad aver deciso di combattere contro Damasco. La ribellione contro Assad ha richiamato nel Paese un numero considerevole di persone dall'estero.
Si tratta però, nella maggior parte dei casi, di mujaheddin provenienti da Paesi arabi. Più rari, anche se non isolati, i casi di occidentali passati tra le fila della ribellione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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