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Strage in Macedonia, esplode la rabbia etnica

Strage in Macedonia, esplode la rabbia etnica

Skopje In Macedonia è tornata a salire pericolosamente la tensione interetnica dopo l’uccisione, giovedì notte, presso Skopje di cinque persone, quattro giovani fra i 18 e i 20 anni e un altro uomo di 45 anni.
Dopo il tragico ritrovamento, sono scoppiati i primi disordini. Nonostante la polizia non abbia diffuso dettagli ufficiali sulla ricostruzione e la dinamica dei fatti, sta infatti consolidandosi nell’opinione pubblica l’idea del movente di natura etnica, sulla scia delle recenti tensioni con la minoranza albanese.
Molte persone sono scese in piazza per protesta e si sono registrati diversi incidenti: pietre sono state lanciate contro abitazioni albanesi. Le vittime - uccise, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti- con un colpo di arma da fuoco, secondo quella che sembrerebbe essere stata una vera e propria esecuzione - sono tutte di nazionalità macedone. Tra esse anche un pescatore quarantacinquenne, giustiziato, probabilmente, perché involontario testimone della strage. I residenti dei villaggi delle vittime hanno bloccato l’autostrada e si dicono determinati a «trovare il killer prima degli altri».
L’agenzia Mia riferisce anche dell’appello del ministero dell’Interno ad «astenersi dalle speculazioni» e l’invito «a chiunque abbia informazioni utili di recarsi alla polizia».
Lo stesso ministero ha annunciato la costituzione di una unità speciale di polizia per indagare sul caso. Maggiori dettagli su quanto accaduto saranno rivelati solo dopo la conclusione delle autopsie, ancora in corso. Gli abitanti della zona confermano di aver sentito diversi spari intorno alle venti di ieri. Hanno anche improvvisato delle barricate che impediscono l’accesso al villaggio di Radisani, teatro del massacro. La popolazione si mostra particolarmente ostile con i giornalisti: un cameramen della tv locale «24 press» è stato aggredito e ferito.
Dopo le ultime settimane di tensioni con la minoranza albanese non è esclusa la matrice etnica, essendo tutte le vittime macedoni e prossima la Pasqua ortodossa. Circostanze che non bastano ad archiviare altre piste, come quella del crimine organizzato.

La minoranza albanese-musulmana in Macedonia conta circa il 25% dei due milioni di abitanti macedoni: a venti anni dall’indipendenza di Skopje dalla Jugoslavia, il conflitto con la maggioranza slavo-ortodossa resta ancora latente.

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