Turchia, approvata riforma: maggior controllo del governo sulle nomine di giudici e pm

Sì del parlamento alla legge dopo un acceso dibattito sfociato in rissa: un deputato dell'opposizione in ospedale col naso rotto

Turchia, approvata riforma: maggior controllo del governo sulle nomine di giudici e pm

Il governo turco avrà maggiore controllo sulla nomina di giudici e pm. Lo stabilisce una controversa riforma della giustizia approvata oggi dal parlamento.

Il sì arriva dopo un acceso dibattito sfociato addirittura in rissa: un deputato del Partito Repubblicano del popolo (Chp), all'opposizione, è finito in ospedale con il naso rotto. Il disegno di legge, che era stato congelato il 24 febbraio su pressione di Ue e Usa, è stato ripresentato in parlamento ieri e approvato a passo di carica dall'assemblea, con i voti del partito islamico Akp del premier Recep Tayyip Erdogan che ha la maggioranza assoluta. L'opposizione, che denuncia una mossa per insabbiare le inchieste della tangentopoli del Bosforo che coinvolge decine di personalità vicine al governo, ha annunciato un immediato ricorso alla corte costituzionale, prima ancora che la normativa venga sottoposta alla firma del presidente Abdullah Gul.

L'opposizione denuncia che la nuova legge sottopone il Consiglio Supremo dei giudici e dei procuratori (Hsyk, il Csm turco) e l'Accademia della magistratura, e così il sistema giudiziario, all'autorità del ministro della giustizia, in violazione del principio della separazione dei poteri in uno stato di diritto. La settimana scorsa il parlamento turco ha approvato per iniziativa del governo Erdogan un'altra legge ritenuta 'liberticidà dall'opposizione, sul controllo di internet.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica