Uccide la figlia, rivolta islamica: "Era convertita"

Il padre l’ha ammazzata dopo una lite. Il sospetto di un pretesto per attaccare i cristiani

Un terribile delitto in famiglia rischia di trasformarsi in occasione per perseguitare i cristiani in Giordania. L'unica certezza in questa storia è che si tratta di un sanguinoso omicidio in famiglia e che il presunto sfondo confessionale è bastato a scatenare le tensioni tra i musulmani e la piccola minoranza cristiana in Giordania, dove il 24 maggio il Papa comincerà il suo pellegrinaggio in Terra Santa. Un cristiano ha ucciso con un colpo di mattone in testa la figlia di 22 anni che, secondo notizie circolate sui social network, si era convertita di recente all'Islam.

La prima reazione non si è fatta attendere. Ieri un gruppo di giovani musulmani ha cercato di fare irruzione nella chiesa dove si dovevano svolgere i funerali, chiedendo la consegna del corpo per seppellirlo in un cimitero islamico. Ma la polizia li ha fatti desistere dal loro intento senza usare la violenza, secondo quanto ha raccontato all'Ansa una fonte del dipartimento della sicurezza pubblica della capitale Amman.

L'episodio è avvenuto nel villaggio di Wahdana, vicino alla città settentrionale di Aljun, dove viveva la giovane, Batul, una ragazza di 22 anni. «La situazione è ora tranquilla, dopo che le forze di sicurezza sono intervenute e hanno riportato la calma», ha sottolineato la fonte.

Il padre ha ucciso la ragazza mercoledì scorso. Subito dopo si è consegnato alla polizia, confessando il delitto e spiegandolo con quella che ha definito «una disputa familiare».

La polizia ha confermato solo l'arresto dell'uomo, senza rivelare nulla sul movente, probabilmente nel tentativo di prevenire reazioni violente da parte della comunità musulmana. Ma su vari social network è circolata la notizia che Batul si era convertita da poco all'Islam, dopo avere assistito a una conferenza di un popolare predicatore saudita, Mohammad al Arifi, all'università di Amman. Una voce senza conferma è bastata a scatenare tensioni contro i cristiani in un Paese prevalentemente musulmano. Solo poco più del 2 per cento della popolazione è cristiana, in prevalenza ortodossa. I cristiani sono concentrati soprattutto nelle città di Ajlun, Salt, Madaba e Kerak, godono di buone opportunità dal punto di vista economico e sociale, sono rappresentati in Parlamento e diversi di loro lavorano nei ministeri.

Nonostante godano della libertà di professare la loro religione, tuttavia, non possono fare opera di proselitismo tra i musulmani.

Papa Francesco farà tappa ad Amman all'inizio del suo viaggio in Terra Santa, celebrando una messa nello stadio internazionale della capitale giordana e incontrando re Abdallah e la regina Rania.

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