Tokyo Il partito Liberal-Democratico (Pld) giapponese avrebbe conquistato ampiamente la vittoria e torna dunque al potere dopo l'inattesa - e storica - sconfitta patita nel 2009 per mano del Pdg: il movimento di Shinzo Abe ha infatti ottenuto oltre 300 deputati sui 480 della Camera dei Rappresentanti, quanto basta a garantire la maggioranza assoluta di due terzi che consente di superare eventuali veti del Senato. «I risultati sono gravi, voglio presentare le mie scuse per aver fallito: come presidente del Pdg, la responsabilità di questa sconfitta è mia», ha concluso lo sconfitto Noda.
Shinzo Abe, un «falco» e il leader conservatore dei Liberaldemocratici, sarà così di nuovo premier dopo l'esperienza fallimentare del 2006-07, iniziata come il più giovane premier del Giappone dalla fine della Seconda guerra mondiale e conclusasi con un esaurimento psico-fisico oltre che con una sonora e pesante sconfitta elettorale. L'alleanza col New Komeito dà al futuro premier la maggioranza dei due terzi, tale da poter rivedere l'art.9 della Costituzione che consente, tra l'altro, l'uso delle forze armate solo in funzione di auto-difesa.
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