Roma

Estimi catastali, al via la revisione Causi: si comincia da piazza Navona

Estimi catastali, al via la revisione Causi: si comincia da piazza Navona

Partirà dagli immobili di piazza Navona e dalle ville sull’Appia antica la revisione degli estimi catastali a Roma. La messa a punto delle rendite catastali, spesso molto sperequate nelle diverse zone della capitale, è frutto della convenzione che sarà a breve firmata tra il Campidoglio e l’Agenzia del territorio, l’ex catasto.
Ad annunciare l’avvio della manovra che prevede, negli anni, la revisione di circa 200.000 posizioni è stato l’assessore comunale al Bilancio Marco Causi, a margine del convegno su «Tributi locali», promosso dall’ordine dei dottori commercialisti di Roma.
La facoltà di revisione degli estimi catastali, alla base del calcolo dell’Ici e di altri tipi di tassazione, è stata attribuita ai Comuni dalla Finanziaria 2005 con due modalità: verifica per macrozone o puntuale, immobile per immobile. La convenzione che sarà firmata a giorni sceglie la seconda modalità.
«Andremo a verificare le rendite catastali dei singoli immobili - ha spiegato l’assessore Causi - a partire da quelli di pregio. Basti pensare che il 26 per cento degli immobili di piazza Navona ha estimi inferiori a quelli degli stabili di Tor Bella Monaca».
Durante il convegno, il sindaco Walter Veltroni ha proposto di creare una «Consulta tributaria di Roma». «Un tavolo permanente di confronto - ha spiegato - con il compito di analizzare formulare e raccogliere proposte in materia tributaria e di entrate proprie, in merito alla semplificazione delle procedure, anche ai fini della programmazione delle attività di accertamento».
La Consulta sarà coordinata dagli organi tecnici degli uffici tributari del Comune e composta da rappresentanti degli ordini professionali dei commercialisti, dei ragionieri e dei consulenti del lavoro, la Camera di commercio, le associazioni dei consumatori, le organizzazioni sindacali, il mondo imprenditoriale di agricoltura, industria, commercio, artigianato, cooperative, centri autorizzati di assistenza fiscale, le banche e i concessionari di riscossione.
La proposta del sindaco ha trovato l’apprezzamento del presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Roma Arnaldo Acquarelli.
Veltroni ha ricordato che con i nuovi regolamenti tributari, varati dal Comune lo scorso aprile, sarà possibile, attraverso le nuove norme sul contenzioso, chiudere con procedure rapide e agevolate circa 8.000 liti ancora aperte tra amministrazione e cittadini e relative a tributi comunali soppressi da leggi dello Stato non più vigenti da decenni. Con l’istituto del ravvedimento operoso si incentiva, inoltra, la regolarizzazione spontanea dei cittadini che abbiamo commesso sbagli o dimenticanze.


Sollecitando la riforma della finanza pubblica locale, «ormai non più rinviabile», il sindaco ha ricordato, infine, che dal 2000 al 2004 sono stati inviati avvisi e solleciti a più di un milione di contribuenti per il recupero di imposte e tasse comunali.

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