Gli «Esuli» di Joyce, capolavoro dove vincono le emozioni vere

Continua il viaggio del Teatro Stabile di Genova attraverso la drammaturgia più significativa del Novecento, dopo Aspettando Godot e in attesa de Il dolore, la quarta produzione di questa stagione ha scelto l'unico testo scritto per il teatro da James Joyce, «Esuli». Un testo molto amato dal regista Marco Sciaccaluga, col quale si era già cimentato vent'anni fa in un'altra messa in scena di gran successo. Nella scorsa produzione erano protagonisti Aroldo Tieri e Giuliana Loiodice, oggi protagonisti sono gli attori della compagnia «giovane» dello Stabile. «Per mettere in scena Esuli ci vogliono attori dalle forti capacità interpretative» afferma Sciaccaluga, «e questo cast è perfettamente all'altezza della situazione». La commedia ambientata nella Dublino del 1912 e presentata per la prima volta a Monaco di Baviera nel 1919, è sempre stata bollata dai critici come «difficile» e non rappresentabile fintanto che Harold Pinter non decise di curarne la regia. Ecco che allora Esuli viene riscoperto e apprezzato per il capolavoro che è. Un testo di straordinaria bellezza, continua Sciaccaluga, in un'esplicita dichiarazione d'amore, una commedia in cui primeggiano le emozioni e le «pene d'amor pensate» dei personaggi commuovono e sorprendono. Insomma una commedia adulterina di stampo autobiografico che lega quattro personaggi principali in cui, attraverso una struttura a suspance, si mette al centro del tavolo l'amore come potenziale luogo di libertà. Con Esuli, perfetta anche da un punto di vista drammaturgico, Joyce dimostra la grande competenza nel teatro che possedeva, presentando un modello che entra con umiltà nella canonicità teatrale senza pretese di sperimentazione. Scene e costumi di questa produzione sono realizzati in casa dall'estro di Caterine Rankl.

In scena gli attori Antonio Zavatteri (Richard, lo scrittore), Lisa Galantini (la sua compagna Bertha), Aldo Ottobrino (Robert, l'amico giornalista), e poi Barbara Moselli, Federica Granata e il piccolo Giacomo Costella. Lo spettacolo sarà alla Corte dal fino al 21 febbraio.

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