Etnica In un festival i suoni, le voci e i sapori del «Mare Nostrum»

È tra i pochi festival dove le novità non sono affatto scontate. Non sono molte le possibilità, infatti, di ascoltare il virtuoso del bandolim Julio Pereira, l’israeliana Mor Karbasi o il capoverdiano Mario Lucio (per non dire del debutto in grande stile della multietnica Seteluas Orkestra). La nuova edizione del Festival Sete Sòis Sete Luas offre - come è ormai tradizione - queste possibilità. L’apertura della rassegna di musica etnica mediterranea è affidata quest’anno proprio a Julio Pereira, considerato il più grande virtuoso di bandolim (vera e propria anima strumentale della musica popolare lusitana). La cornice del debutto è la secentesca Villa Barberini di via Zandonai 84, residenza dell’ambasciatore portoghese in Italia. Il simbolo dello spirito di ricerca del festival è però la SeteLuas Orkestra che il 20 luglio salirà sul palco allestito a piazza San Pietro in Montorio. Formata da musicisti di gran talento provenienti da alcuni dei paesi in cui si realizza il festival, questa orchestra propone un repertorio contemporaneo, al tempo stesso ispirato alle tradizioni musicali del Mediterraneo e delel terre di origine di ciascun componente. Tra gli altri appuntamenti musicali della rassegna segnaliamo l’esibizione dei Gustafi, tipica espressione della musica croata, attesi sullo stesso palco di piazza di San Pietro in Montorio mercoledì prossimo. Il giorno dopo la cornice della piazza farà da spondo al concerto del capoverdiano Mario Lucio. mentre la giovane interprete israeliana Mor Karbasi si esibirà a Villa Ada venerdì 23 luglio.

Nel suo repertorio anche antiche ballate sefardite e opere della poesia liturgica ebraica. Non di soli suoni è fatto questo festival. Tra il 20 e il 22 luglio la piazza di San Pietro in Montorio ospita anche gli stand per conoscere i prodotti tradizionali della gastronomia dei paesi coinvolti nel festival.

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