da Milano
Eurolandia continua a crescere, seppur sempre a ritmo lento. Difficile scorgere nelle cifre rese note ieri da Eurostat il rafforzamento del ciclo economico più volte sottolineato di recente dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet. Il primo trimestre si è infatti chiuso con unespansione dello 0,6% (più 0,7% nellintera Ue), leggermente superiore allo 0,5% con cui era stato archiviato il trimestre precedente, ma ben più modesta se confrontata all1,9% (più 2,2% per lUnione) di aumento del Pil messo a segno dai Dodici nel periodo gennaio-marzo 2005. Il 2006 dovrebbe concludersi con un incremento dell1,9%, al di sotto quindi della stima precedente che indicava la crescita in un 2%.
Quanto allItalia, landamento tra gennaio e marzo di questanno è perfettamente in linea con la media delleurozona, mentre lespansione annua dovrebbe fermarsi all1,5%. Il Conference Board, lorganizzazione di ricerche globali Usa, non è molto tenero nei confronti del nostro Paese, definito il «malato dEuropa», ma non risparmia neppure la Germania, il «paziente anziano». Secondo gli esperti americani, «negli ultimi cinque anni landamento della crescita in Germania e Italia ha condizionato la crescita generale delleurozona».
In effetti, anche le previsioni diffuse sempre ieri dalla Commissione Ue sul secondo, terzo e quarto trimestre non sembrano indicare i presupposti per una ripresa vigorosa. Anche se, rispetto alle previsioni rese note lo scorso 12 aprile, Bruxelles ha rivisto leggermente al rialzo le stime relative al secondo e terzo trimestre. Lespansione dovrebbe essere compresa tra lo 0,5 e lo 0,9% rispetto alla stima precedente di 0,4-0,8%. Nellultimo quarto dellanno in corso, invece, la Commissione Ue punta su una crescita tra lo 0,4 e l1%. «Tali previsioni - afferma la Commissione - sostengono i risultati delle previsioni di primavera pubblicate lo scorso maggio».
Ciò che ancora sembra mancare a Eurolandia è il contributo dei consumi interni, il tassello mancante già indicato alcuni mesi fa da Trichet per una crescita più sostenuta.
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