(...) dalle liste civiche intitolate a Biasotti, Matteo Marcenaro (nemmeno il peggiore della scorsa legislatura regionale, anzi) aveva presentato due ricorsi per fare annullare le elezioni perchè i consiglieri regionali, secondo la sua interpretazione della legge dovevano essere cinquanta e non quaranta, e perchè le elezioni, secondo la sua interpretazione della legge, dovevano essere convocate dal presidente della Regione e non dal prefetto di Genova.
In entrambi i casi, a mio parere di modesto cultore della materia, si trattava di sciocchezze anche dal punto di vista giuridico. Ma non era questo il punto: il punto è che può non piacerci che Burlando abbia vinto le elezioni, ma le ha vinte legittimamente, anche con un grande scarto, ed è vergognoso attaccarsi a cavilli per contestare la scelta democratica degli elettori. Anche quando non ci piace. Proprio per questo ho scritto per censurare i ricorsi di Marcenaro e di coloro che, anche personaggi di primo piano del Pdl, gli hanno dato guazza. Esattamente come era sbagliatissimo attaccarsi a presunte incompatibilità del marito della Vincenzi per contestare lelezione di Marta. Discutiamo di cose serie, non di cavilli.
E qui arriviamo allo sport. E anche alla superficialità di certo giornalismo. Perchè, laltroieri, la commissione disciplinare dellUefa ha respinto il ricorso dei bulgari del Litex Lovech, che chiedevano di essere ammessi alla fase a gironi dellEuropa League, proprio nel girone della Sampdoria, fra laltro, al posto degli ungheresi del Debrecen. Qualche giornale, anche fra quelli che passano per essere autorevoli, addirittura, sulla base di una notizia pubblicata da un sito internet (sulla base di una notizia pubblicata da un sito internet!), aveva già dato la cosa per certa, senza nemmeno premurarsi di monitorare il sito ufficiale dellUefa per verificare se era vero quello che scriveva. Addirittura Wikipedia (Wikipedia!) aveva aggiornato le voci relative alle due squadre. E ci sono persino tifosi che hanno prenotato voli low cost per Lovech, fidandosi.
Cosera successo? Al novantesimo minuto dellincontro di ritorno dello spareggio per lingresso nella fase a gironi fra il Litex e il Debrecen, la squadra ungherese aveva fatto entrare al posto di Varga il giocatore Péter Mâté, il cui nome non compariva nelle liste consegnate allUefa. A questo punto, i bulgari hanno impugnato il risultato chiedendo la vittoria a tavolino, un sito internet ha dato la notizia «in assoluta anteprima esclusiva» e la maggior parte dei giornali lha data per buona, dando per scontata la decisione dellUefa.
Il problema è che la decisione scontata non era e laltroieri la disciplinare europea ha deciso diversamente. Anchio ammetto di essere in ritardo di un giorno, ma sfido chiunque a tradurre dal cirillico bulgaro. Comunque sia, il sito del Litex spiega che il Debrecen dovrà pagare una multa di 15mila euro per aver schierato il giocatore fuori lista, ma che non verrà punito con lesclusione dai gironi. Poi, non senza aver detto che «è stata riconosciuta la gaffe Uefa degli ungheresi», precisa che è possibile impugnare la decisione.
Sta di fatto, che lUefa ha ragionato con il buonsenso. Quando Mâté è entrato in campo, mancavano un paio di minuti e il risultato complessivo andata e ritorno era di 4-1 per gli ungheresi. Insomma, per bravo che sia, non può aver influenzato il risultato.
Così, salvo ulteriori sciagurati ricorsi, il Doria resta nel girone con Psv, Metalist Kharkiv e Debrecen. E lunico dubbio resta quello se la partita in Ungheria si giocherà a Debrecen o a Budapest, per linadeguatezza dello stadio titolare.
Si trattava della maggioranza bulgara dei giornali. Bulgara, in ogni senso.
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