"Danneggia tutta la Ue". Salvini bacchetta l'Austria sul Brennero

Dopo tante parole spese sui divieti unilaterali imposti da Vienna sul Brennero, Matteo Salvini decide di passare all'azione forte del sostegno Ue

"Danneggia tutta la Ue". Salvini bacchetta l'Austria sul Brennero
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Da qualche tempo è in corso un vero e proprio scontro sul Brennero tra Roma e Vienna per il Brennero. Finora c'erano solo stati scambi diplomatici tra i due Paesi ma ora potrebbe arrivare lo strappo sul tema, dopo che le discussioni si sono consumate principalmente in ambito europeo. Ora, il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Matteo Salvini, potrebbe formalizzare una procedura d'infrazione contro Vienna, trascinando l'Austria davanti alla Corte di giustizia europea per mettere fine ai blocchi alla circolazione dei tir lungo il corridoio tra i due Paesi.

Che la situazione sia critica lo dimostra anche la posizione di Bruxelles, secondo cui le misure unilaterali imposte dal Tirolo sono "dannose". L'Unione europea, dopo oltre un anno e mezzo passato a mediare, continua a predicare "spirito di collaborazione" ma se la prende direttamente con il governo austriaco senza più mezzi termini. E così Matteo Salvini: "Altro che scelta 'green', il governo austriaco coi suoi divieti illegali danneggia ambiente e sviluppo economico in tutta Europa. In attesa della procedura d'infrazione di Bruxelles, sarò presto al confine: le regole devono valere per tutti. Il sostegno ricevuto dall'Italia per la sua richiesta al consiglio dei trasporti dell'Ue, promossa dalla Germania e appoggiata da numerosi Paesi europei, ci dà ragione".

La dichiarazione del vicepremier arriva a seguito dell'ennesima coda in entrata al Brennero a causa del divieto notturno di transito per i mezzi sopra le 7.5 tonnellate, introdotto dall'Austria. Contro questa misura si sono scagliati anche Repubblica Ceca, Bulgaria, Francia, Ungheria, Polonia, Olanda, Romania e Slovacchia. Tutti Paesi che hanno interessi che passano attraverso il valico che collega Austria e Italia. La posizione di Roma è sostenuta soprattutto da Berlino, Paese europeo con i più importanti interessi lungo questo asse viario. Anche in Baviera, ha rincarato il ministro tedesco Volker Wissing, le code di oltre cinquanta chilometri causate dai blocchi di Vienna sono ormai "drammatiche".

La presa di posizione di Matteo Salvini è stata accolta con soddisfazione dal presidente Fai Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè: "Brennero, finalmente la marcia è ingranata: importante la presa di posizione del ministro Salvini, oggi, al summit con i colleghi dell'Ue a

Lussemburgo. ​Dopo anni di chiacchiere e lettere a vuoto un rappresentante del governo italiano si impegna sul tema della libertà della circolazione, per porre fine a un illegittimo atteggiamento del governo austriaco".

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