
Una delegazione con ministri dell'Unione europea, tra i quali anche Matteo Piantedosi, è stata respinta dal governo dell'est della Libia, autorità parallela a quella di Tripoli. Nella nota si parla di un ipotetico "mancato rispetto delle procedure di ingresso e soggiorno dei diplomatici stranieri stabilite dal governo libico e al loro l'arrivo gli è stato notificato "l'obbligo di lasciare il territorio libico quali persone non gratae". Le autorità della Libia orientale fanno riferimento al generle Khalifa Haftar e hanno ordinato alla delegazione di lasciare "immediatamente" il Paese. La visita è stata "annullata" immediatamente dopo l'arrivo all'aeroporto internazionale di Benina.
Con Piantedosi c'erano anche il commissario Ue alle migrazioni e i ministri degli Interni di Grecia, Malta. "Lo stop da parte delle autorità del governo libico di Bengasi alla missione del ministro Matteo Piantedosi, del commissario europeo per la Migrazione Magnus Brunner e dei ministri del Team Europe è dovuta a un'incomprensione protocollare che ha impedito a tutta la delegazione di procedere", riferiscono fonti del Viminale all'agenzia LaPresse. "Ora la missione sta tornando indietro e i componenti chiariranno una volta atterrati. La definizione di 'persona non grata' riguarda uno dei presenti ma non è il ministro Piantedosi", ha specificato ancora la fonte.
La visita di Brunner in Libia aveva lo scopo di avviare nuovi colloqui sulla migrazione ed era stata annunciata alcuni giorni fa, alla fine di giugno, durante
un discorso ad Atene. Il commissario aveva promesso un approccio "fermo" con le autorità libiche perché la questione "ci preoccupa parecchio al momento".Articolo in aggiornamento