Europa

Confini, ingressi e trafficanti: ecco le priorità di Meloni a Macron

L'incontro all'Eliseo tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron ha trovato la sua convergenza sulla necessità di una collaborazione senza riserve sui migranti

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Dopo la crisi diplomatica di maggio, Giorgia Meloni quest'oggi è andata in visita all'Eliseo da Emmanuel Macron. Sul tavolo i principali temi di politica europea, primo fra tutti quello dei migranti. "Voglio qui ribadire le mie sincere condoglianze per la morte dell'ex premier Silvio Berlusconi", ha detto il presidente francese in apertura di incontro con il premier italiano, che ha ringraziato per la sua presenza a Parigi.

Entrando nel cuore dell'incontro, il presidente del Consiglio ha sottolineato l'importanza di capire "come rafforzare il nostro dialogo" sia a "beneficio dei nostri interessi nazionali, sia dell'Europa". Di contro, il titolare dell'Eliseo ha invocato la necessità di rafforzare la politica comune dell'Unione europea in materia migratoria, sia per quanto riguarda la politica degli asili che per la difesa dei confini: "Continuiamo a vedere drammi nel Mediterraneo, dobbiamo organizzarci meglio". Questo, ha sottolineato il presidente francese, implica anche "il controllo delle nostre frontiere esterne", come ribadisce da tempo Meloni, evidenziando come questo sia un tema che l'Italia, vista la sua posizione geografica, conosce molto bene.

Ed è proprio in quest'ottica che il premier italiano ha voluto ricordare come come al prossimo Consiglio europeo è necessario un passo avanti sulla dimensione esterna dei flussi migratori. "Governare i flussi primari per poter gestire quelli secondari e nella dimensione esterna diventa centrale il partenariato con i Paesi del Nord Africa e non solo. Servono alternative che ci permettano di organizzare una migrazione illegale e stroncare quelle illegali, non possiamo continuare a consentire lo schiavismo nel terzo millennio", ha spiegato Meloni.

Italia e Francia sono d'accordo nella collaborazione per stroncare le reti di trafficanti, togliendo il mercato dell'immigrazione dalle mani dei criminali, che al momento hanno il pallino della situazione. Per farlo, ha aggiunto Macron, è necessario "lavorare meglio con i Paesi di transito e di origine per evitare i flussi in arrivo". Questo, ha aggiunto il presidente francese, "è il senso anche dell'iniziativa tunisina". Giorgia Meloni, che ha fatto visita al Paese due volte in pochi giorni proprio in quest'ottica, ha spiegato che si sta lavorando sulla base di una dimensione europea, "con pragmatismo, serietà si può lavorare per offrire delle risposte".

Meloni, quindi, ha aggiunto: "Le relazioni personali tra me e Macron tutte le volte che ci siamo incontrati sono state sui contenuti, poi quello che emerge è più una polemica che può essere esterna. Come ho detto tante volte, sono cose più proprie della politica interna che della politica estera.

Tutto sta nelle cose". E per sottolineare il clima di cooperazione, ha dichiarato: "Io penso che voi abbiate sentito oggi le parole del presidente Macron per esempio in tema di immigrazione e mi pare che quella posizione che l'Italia ha chiesto, di concentrarsi sulla dimensione esterna, sia un punto di vista convergente"

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