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"Giorgia come Margaret: Italia più stabile. E può mediare tra Europa e Stati Uniti"

L'esponente dell'Ecr Roberts Zile: "Che emozione la visita dal Papa"

"Giorgia come Margaret: Italia più stabile. E può mediare tra Europa e Stati Uniti"
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Il vicepresidente del Parlamento europeo Roberts Zile ci incontra in un hotel nel centro di Roma dove si stanno svolgendo gli Studi days del gruppo dei Conservatori e Riformisti. Gli europarlamentari dell'Ecr hanno appena avuto un'udienza privata con Papa Leone XIV e Zile non nasconde l'emozione.

Presidente, come è stato incontrare il Papa da vicino?

«Non è la prima volta che vengo a Roma e, in questi anni da parlamentare europeo, ho avuto numerosi incontri nella vostra capitale ma incontrare il Papa è stato toccante, nella nostra delegazione ci sono molti cattolici felici per questa opportunità. Domani sera (questa sera, ndr) ci sarà invece la Margaret Thatcher Awards Night organizzata da New Direction a cui parteciperà anche Giorgia Meloni».

Vede analogie tra Margaret Thatcher e Giorgia Meloni?

«Non bisogna fare paragoni tra due grandi leader perché ognuno ha il proprio percorso ma è indubbio ci siano punti in comune tra la Thatcher e la Meloni. Entrambe hanno dato stabilità alla propria nazione e tutte e due hanno fatto crescere il proprio paese con una seria attenzione all'economia. Oggi la Meloni è simile al periodo migliore della Thatcher che è stata molto forte rimanendo al governo per anni e facendo riforme importanti. Una differenza tra le due è che l'Italia è una nazione molto più religiosa della Gran Bretagna e ciò influenza anche le scelte politiche».

Venendo ai temi internazionali, cosa ne pensa delle dichiarazioni di Donald Trump sull'Europa?

«Sono della Lettonia e per noi l'appartenenza alla Nato è molto importante. Occorre separare tra cosa fanno gli Stati Uniti in concreto e ciò che Trump dice, non credo ci saranno cambiamenti significativi sulla stabilità dell'Europa. Senza dubbio è giusto aumentare gli investimenti in sicurezza e difesa da parte dei paesi dell'Ue».

La difesa è per lei un tema cruciale, dobbiamo andare nella direzione di un esercito comune europeo?

«L'esercito comune europeo non è un tema, abbiamo già la Nato. Quello che dobbiamo fare è investire nell'autonomia strategica aumentando la spesa militare e coordinando acquisti congiunti europei. Subiamo continue presenze di droni nei nostri aeroporti, anche a Bruxelles, che non siamo in grado di contrastare, è evidente serva un cambio di passo».

Occorrono cambiamenti anche nell'Unione europea?

«La modifica del Patto sull'immigrazione va in questa direzione, la nuova legislazione è migliore di quella attuale. Alcune critiche di Trump sono giuste, non le ha dette in modo diplomatico ma ci sono verità sull'immigrazione, sul fatto che continuiamo a pagare energia alla Russia, sulla difesa Inoltre a gennaio dovrebbe aprirsi la modifica al regolamento sulle automobili che sta molto a cuore all'Italia».

L'Italia e Meloni possono rappresentare un ponte tra Europa e Stati Uniti?

«Penso che la Meloni possa avere un

ruolo importante e spero l'Italia possa davvero rappresentare un ponte tra Europa e Stati Uniti anche grazie alla stabilità del governo Meloni, mi spiegavano che è il terzo più longevo della vostra storia, un bel risultato».

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