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"I clown rafforzano le politiche razziste". L'insulto delle Ong a Meloni e von der Leyen

Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen definite "clown" dalle Ong che tornano sull'adagio del "governo fascista" in Italia

"I clown rafforzano le politiche razziste". L'insulto delle Ong a Meloni e von der Leyen
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Per capire quale sia l'obiettivo delle Ong straniere che operano nel Mediterraneo e hanno la pretesa di sbarcare i migranti nel nostro Paese, è sufficiente analizzare il modo in cui effettuano la loro propaganda. Non vogliono regole, alzano i toni quando le autorità preposte cercano soluzioni e vogliono operare in completa autonomia e al di sopra di ogni regolamento. Non ottengono quello che vogliono? Ecco che partono gli insulti. A finire nel mirino della Ong Louise Michel, quella finanziata dall'artista Banksy, sono state di recente Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen.

Sui social della Ong è stato condiviso un tweet a seguito della missione del presidente della Commissione europea a Lampedusa la scorsa domenica: "Un circo politico in cui i clown stanno implementando le politiche razziste. Combattere contro tutti i fascisti". Questa la scritta che si legge su una foto di Meloni e von der Leyen. Il motivo? Il semplice fatto che l'Italia e l'Europa ora hanno deciso di proteggere il confine meridionale dell'Unione, che corrisponde all'isola di Lampedusa, bloccando gli ingressi irregolari. Nel mondo utopico delle Ong, infatti, non dovrebbero esistere confini e ogni uomo dovrebbe essere libero di circolare liberamente. Peccato che questa visione contrasti con ogni forma di governo fin dalla notte dei tempi e che esistano, volenti o nolenti, delle regole da rispettare. A fronte di un mancato rispetto esistono delle conseguenze.

Louise Michel Meloni von der Leyen

Da anni Spagna, Grecia e Malta, Paesi che condividono con l'Europa un bordo meridionale, operano respingimenti. Eppure, le Ong non avanzano alcuna protesta. Con il governo Meloni, anche se con armi spuntate, Europa e Stato stanno cooperando per mettere un freno agli ingressi non-regolari, rafforzando di contro quelli regolari. Eppure, dalla Ong di Bansky, è partito il solito attacco violento. Hanno accusato il presidente della Commissione europea e quello del Consiglio di aver dato la parola solo ai media di destra durante la conferenza e di non aver interloquito con gli irregolari presenti nell'hotspot, che in quanto tali non sono comunque cittadini europei. L'obiettivo della visita, infatti, non era quello di ascoltare le storie di chi arriva da irregolare in Europa ma di offrire supporto e soluzioni a un territorio europeo vessato da anni a causa degli immigrati.

"Hanno annunciato che si sarebbero occupati della situazione nel Mediterraneo, sostanzialmente erigendo più muri in mare utilizzando le navi di Frontex e della Marina e arrestando coloro che fanno lo in Italia. Invece di adottare misure per consentire percorsi sicuri e legali, continuano a punire coloro che cercano disperatamente sicurezza", scrivono dalla Louise Michel. Le Ong continuano a rifiutare regole e direttive, pretendono di operare come entità superiore a uno Stato sovrano e quando, dopo anni in cui a sinistra tutto è stato concesso, non riescono, ecco che partono le accuse: "Questo governo fascista preferisce costruire più centri di detenzione in aree remote e violare gravemente i diritti umani delle persone. Solidarietà a tutte le persone in movimento".

Ma se l'Italia ha un governo fascista, come affermano le Ong ormai da un anno, perché non sbarcano i migranti altrove, invece di provare a cambiare l'ordinamento del Paese e di ribaltare un governo democraticamente eletto? Se, a loro dire, l'Italia ha un governo fascista, l'Italia non può essere considerato un Paese sicuro per lo sbarco. Se sbarcano i migranti in un Paese che, come scrivono, tende a "violare gravemente i diritti umani", li mettono in pericolo.

Quindi, delle due l'una: o l'Italia è un Paese in cui, come è chiaro che sia, non esiste né un governo fascista e nemmeno la violazione dei diritti umani, quindi la loro è solo propaganda, oppure l'Italia non è un Paese sicuro e allora non devono insistere per sbarcare qui gli stranieri recuperati in mare, perché contribuirebbero a metterli in pericolo.

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