"Non volevamo aiutare la destra". La sinistra tedesca fa mea culpa sull'islamismo

Ricarda Lang ha ammesso che in passato è stato evitato il dibattito sull'islamismo perché "pensavamo che alla fine aiutassimo i populisti di destra"

"Non volevamo aiutare la destra". La sinistra tedesca fa mea culpa sull'islamismo
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L'uccisione del poliziotto lo scorso venerdì a Mannheim, in Germania, per mano di un afghano ha riacceso il dibattito sull'estremismo islamico nel Paese e, in generale, in Europa. La matrice è ormai stata acclarata, soprattutto in funzione del contesto in cui si è consumato il delitto: l'aggressore ha attaccato nella piazza del mercato di Mannheim durante un evento del movimento anti-islamista Pax Europa. Il suo obiettivo erano gli attivisti presenti in piazza che si stavano preparando al dibattito e l'attacco al poliziotto è avvenuto mentre quest'ultimo era impegnato a dirimere il caos scaturito. Il poliziotto è stato colpito alla testa e al collo dall'afghano e oggi il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann ha affermato che ci sono "chiare prove" di una "motivazione islamista".

La discussione è quanto mai accesa in Germania e uno dei punti sui quali si dibatte è l'aspetto preventivo: cosa si è fatto in passato per contrastare eventi di questo tipo? La risposta è arrivata dal presidente federale di Bündnis 90/ Die Grünen, il partito dei Verdi, Ricarda Lang, che ha fatto un'ammissione di responsabilità nel programma Ard Caren Miosga: "Probabilmente a volte abbiamo avuto la tendenza che alcuni potrebbero aver evitato il dibattito perché pensavamo che alla fine aiutassimo i populisti di destra". Una tendenza, quella dei Verdi tedeschi, che è stata di tutti i partiti di sinistra in Europa, anche in Italia, dove il dibattito sull'Islam è stato soffocato per le ragioni spiegate da Lang nel suo intervento. Il che è sintomatico del livello politico della sinistra e dell'ideologia che muove le sue azioni, completamente slegate da quello che dovrebbe essere l'obiettivo della politica, ossia la tutela degli interessi della collettività che rappresenta.

"L'islamismo è il nemico di una società libera. Ed è proprio come tale che deve essere trattato e deve essere combattuto, in termini di politica di sicurezza e di società nel suo insieme. Non ci deve essere nessuna giustificazione, nessuna giustificazione", ha detto ancora Lang, la cui voce è particolarmente autorevole nel panorama socialista tedesco.

Anche se in ritardo, sembra che ci si stia rendendo conto che negli anni passati si è assunta una posizione sbagliata e troppo molle nei confronti dell'espansione dell'islamismo, il che ha favorito anche la radicalizzazione delle frange più estreme, che oggi rappresentano un grave pericolo in seno all'Europa.

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