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Le nostre radici sepolte due volte

Mentre parliamo di Gaza e accusiamo Israele, gli obiettivi siamo noi. Noi intesi come la cultura che ha costruito l'Occidente, presa di mira là dove il cristianesimo è nato e qui da noi dove ormai è secolarizzato, ma dà segni di risveglio

Le nostre radici sepolte due volte
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Con un'Europa così, che come ha raccontato il Giornale finanzia l'islamizzazione ed è succube nella propaganda della Fratellanza musulmana, viene da chiedersi se quel no alle radici giudaico cristiane nella Costituzione Ue fosse premeditato, oltreché un errore. Perché sembra quasi che quelle radici stiano davvero sottoterra. Non perché da lì nasca il tronco su cui cerchiamo di guardare l'orizzonte e il futuro di questo continente in balia delle superpotenze Cina e Stati Uniti. Ma perché sepolte con pala e piccone dai suoi stessi fondatori. Sepolte due volte, ad essere precisi. Come ci ricorda l'attacco americano di ieri in Nigeria e il dramma di quei cristiani che sfuggono alla morte.

Mentre parliamo di Gaza e accusiamo Israele, gli obiettivi siamo noi. Noi intesi come la cultura che ha costruito l'Occidente, presa di mira là dove il cristianesimo è nato e qui da noi dove ormai è secolarizzato, ma dà segni di risveglio. Perché le radici giudaico-cristiane dell'Europa sono state sotterrate la prima volta con la reticenza politica: quando i padri dell'Unione tentarono di fissare nella Costituzione un riconoscimento esplicito delle radici culturali, trovarono resistenze. Non fu solo un gesto formale che sfumò, ma un rifiuto collettivo di dichiarare quel patrimonio di storia, morale e memoria come fondamento comune. La seconda sepoltura è più recente e dolorosa: nel silenzio ipocrita dell'Occidente, il discorso pubblico si è spostato. Il dolore delle vittime cristiane è minimizzato; le stragi di ebrei sono derubricate a sottoprodotto di conflitti più ampi.

E mentre parte dell'opinione pubblica si fa permeare da narrative filo-islamiste o dalla propaganda emotiva di gruppi come Hamas, si perde di vista il crinale fondamentale: esistono forze che mirano all'annientamento dell'altro per motivi religiosi e identitari.

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